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Il licenziamento illegittimo, del delegato più rappresentativo dell’ Aurubis Italia srl (Ciro Brosca), rappresenta il punto più basso dei rapporti sociali in provincia di Avellino.
Un vero scandalo che sarà combattuto con la forza della verità e la reazione dei lavoratori, sostenuto dalla Segreteria Provinciale della Fismic/Confsal e da tutto il sindacato Irpino.
L’Amministratore Delegato di questa multinazionale tedesca, operante da 50 anni in Irpinia, ha scelto la strada del Dossieraggio IIlegale per licenziare un interlocutore forte e rappresentativo che non è un assenteista, è un operaio super specializzato ed è un bravo RSU/RLS.
Capace di caricarsi negli ultimi sei mesi, l’intera contrattazione aziendale e firmare un accordo di secondo livello che ha portato in busta paga ai lavoratori dell’Aurubis oltre 200 euro di aumento mensile.
L’atteggiamento ed i metodi da anni ’70, utilizzati da questa azienda, avranno un eco nazionale ed internazionale, dichiara il Segretario della Fismic/Confsal Giuseppe Zaolino.
Il nostro rappresentante nel Comitato Aziendale Europeo, si sta già attivando per segnalare la questione alla Direzione Centrale in Germania.
Tentare di condizionare un sindacalista di fabbrica che fa il suo dovere, attraverso un controllo illecito è un reato grave e la segreteria provinciale sta già attivando un Pool di avvocati per presentare una querela per diffamazione e una denuncia per attività anti sindacale, (Articolo 28 dello statuto dei lavoratori).
La “Libanizzazione dei rapporti sindacali” conclude Zaolino, va bloccata subito per evitare una deriva populista che danneggerebbe l’immagine dell’Irpinia e allontanerebbe futuri investitori.
