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GINEVRA – Il 6 novembre 1991 è una data che segna l’inizio di una nuova era per l’umanità: quella del World Wide Web.
In quel giorno, nei laboratori del CERN di Ginevra, l’informatico britannico Tim Berners-Lee presenta pubblicamente il primo sito web della storia, aprendo la strada a una trasformazione tecnologica, culturale e sociale senza precedenti.
L’idea alla base era tanto semplice quanto rivoluzionaria: creare un sistema capace di collegare e condividere informazioni in rete attraverso collegamenti ipertestuali, consultabili da qualsiasi computer nel mondo.
Il primo sito, ospitato all’indirizzo info.cern.ch, conteneva soltanto alcune righe di testo e link che spiegavano cos’è il Web, come funziona e come creare una pagina personale.
Quella modesta interfaccia, oggi simbolo di un’epoca, rappresentò la nascita ufficiale di Internet come la conosciamo. In pochi anni, la rete uscì dai laboratori scientifici per diffondersi nelle università, nelle imprese e poi nelle case, trasformando comunicazione, economia, istruzione e intrattenimento.
Tim Berners-Lee, che decise di rendere gratuito e accessibile a tutti il suo progetto, pose così le basi per un mondo interconnesso, in cui la conoscenza non ha più confini.
La sua invenzione rivoluzionò il modo di informarsi, studiare, lavorare e relazionarsi, inaugurando la più grande rivoluzione tecnologica del XX secolo.
A distanza di oltre trent’anni, il 6 novembre 1991 resta una data simbolo della libertà digitale, il giorno in cui l’umanità aprì per la prima volta la finestra virtuale sul mondo.
