“ACCADDE OGGI”. 20 ottobre 2011 – La fine di Gheddafi: cade il regime dopo 42 anni di potere

ACCADDE OGGI. 20 ottobre 2011 – La fine di Gheddafi: cade il regime dopo 42 anni di potere

Sirte (Libia) – Il 20 ottobre 2011 segna una data storica per la Libia e per tutto il mondo arabo. Dopo oltre quattro decenni al potere, Muʿammar Gheddafi, l’ex colonnello che aveva guidato il Paese con pugno di ferro dal 1969, viene catturato e ucciso nella sua città natale di Sirte, ultimo baluardo delle forze a lui fedeli.

L’episodio avviene nelle fasi finali della guerra civile scoppiata mesi prima, all’interno della più ampia ondata di rivolte note come Primavera araba. Le milizie ribelli, sostenute dai raid aerei della NATO, avevano ormai conquistato la maggior parte del territorio libico, mentre il regime di Gheddafi si era progressivamente sgretolato.

Secondo le ricostruzioni, il convoglio con cui il leader tentava di fuggire da Sirte fu colpito dall’aviazione. Gheddafi, ferito, cercò rifugio in un tubo di scolo, dove venne catturato da un gruppo di insorti. Le immagini del suo arresto e della sua morte, diffuse in poche ore in tutto il mondo, segnarono la fine simbolica di uno dei regimi più longevi e controversi del Nord Africa.

Salito al potere nel 1969 con un colpo di Stato che rovesciò re Idris I, Gheddafi aveva trasformato la Libia in una “Jamahiriya”, uno Stato di tipo socialista e autocratico incentrato sul suo pensiero politico, esposto nel celebre “Libro Verde”. Negli anni alternò politiche di nazionalizzazione e repressione interna a una spiccata ambizione internazionale, che lo portò a scontrarsi più volte con l’Occidente, ma anche a cercare accordi strategici con l’Europa e gli Stati Uniti negli ultimi anni del suo governo.

La sua morte aprì una nuova fase per la Libia, segnata però da instabilità politica, conflitti tribali e la frammentazione del potere tra milizie rivali. A distanza di anni, il Paese fatica ancora a ritrovare un equilibrio duraturo, e molti analisti considerano la caduta di Gheddafi l’inizio di una lunga e complessa transizione mai pienamente compiuta.