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LONDRA – Il 23 giugno 2016 è una data destinata a entrare nella storia non solo del Regno Unito, ma dell’intera Unione Europea. In quel giorno, con un referendum nazionale, il popolo britannico è stato chiamato a rispondere a una domanda semplice quanto cruciale:
“Il Regno Unito deve rimanere un membro dell’Unione Europea o deve uscirne?”
Il risultato fu sorprendente e divisivo: il 51,9% degli elettori votò per il “Leave”, contro il 48,1% del “Remain”. Più di 17 milioni di cittadini britannici si espressero a favore dell’uscita, in un voto che segnò la fine di un’era iniziata nel 1973, quando il Regno Unito era entrato nella Comunità Economica Europea.
Una spaccatura politica, sociale e generazionale
Il voto evidenziò profonde divisioni all’interno del Paese:
Inghilterra e Galles votarono in maggioranza per lasciare l’UE.
Scozia e Irlanda del Nord si espressero invece per rimanere, con percentuali molto alte.
La Brexit ha anche evidenziato un divario generazionale: la maggioranza dei giovani votò per restare, mentre molti over 50 si schierarono per il Leave.
L’inizio di un lungo processo
Il risultato del referendum non fu legalmente vincolante, ma il governo britannico guidato da David Cameron – che si era schierato per il Remain – rassegnò le dimissioni. Gli successe Theresa May, che avviò il complesso processo di uscita dall’Unione.
Il 29 marzo 2017 fu attivato l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, dando ufficialmente il via ai negoziati. Dopo anni di tensioni politiche, cambi di governo e rinvii, il Regno Unito ha formalmente lasciato l’UE il 31 gennaio 2020.
Conseguenze economiche e geopolitiche
La Brexit ha avuto impatti significativi su:
Economia: aumento dell’incertezza, svalutazione della sterlina, nuovi ostacoli commerciali.
Mobilità: fine della libera circolazione per cittadini europei e britannici.
Relazioni internazionali: nuovi equilibri nel panorama europeo e globale.
Il 23 giugno 2016 è il simbolo di un cambiamento epocale: un giorno che ha riscritto le relazioni tra Londra e Bruxelles, aprendo una nuova fase storica per l’Europa.
