Un’infelice gaffe del Governatore scatena polemiche: Don Patriciello “vittima” delle parole di De Luca

Uninfelice gaffe del Governatore scatena polemiche: Don Patriciello vittima delle parole di De Luca

Uninfelice gaffe del Governatore scatena polemiche: Don Patriciello vittima delle parole di De LucaNella consueta diretta su Facebook, il Governatore Vincenzo De Luca ha lanciato una frecciatina al governo centrale, come spesso accade. Tuttavia, questa volta, il suo commento ha colpito un bersaglio inaspettato: don Maurizio Patriciello.

Durante il commento sul recente convegno organizzato da Giorgia Meloni sul premierato, al quale hanno partecipato personalità del mondo dello spettacolo e dello sport, De Luca ha fatto un’apparente battuta che ha destato scalpore. “Ho visto Pupo, Iva Zanicchi e anche un prete che chiamiamo Pippo Baudo dell’area nord di Napoli con relativa frangetta”, ha dichiarato il Presidente della Regione Campania, senza fare esplicito riferimento a don Maurizio Patriciello, anche se quest’ultimo era l’unico sacerdote campano presente all’evento.

Le parole di De Luca hanno ferito profondamente don Patriciello, che le ha definite “una pugnalata al cuore”, manifestando la propria delusione e l’amarezza per il modo in cui è stato descritto. “Sono parole che fanno male, sono pericolose e ci fanno perdere tempo prezioso”, ha aggiunto il parroco di Caivano in un’intervista a Rai News 24.

L’incidente ha suscitato una serie di reazioni di solidarietà nei confronti del prete, tra cui quella della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Sarei contento se le stesse parole della Meloni le dicesse anche la Schlein”, ha commentato don Patriciello, facendo riferimento alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il prete ha sottolineato di essere aperto al dialogo con De Luca, ma ha ribadito che le sue parole sono state del tutto inappropriate.

L’episodio rappresenta un momento di tensione e di riflessione sul rispetto delle istituzioni e delle figure pubbliche, mettendo in luce la sensibilità dei singoli individui e la necessità di un linguaggio più misurato e rispettoso nei confronti di tutti.