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Si è tenuta ad Avellino la presentazione regionale della guida Osterie d’Italia 2026 in Campania all’interno degli accoglienti spazi di Avellino Scalo, il nuovo hub gastronomico realizzato nell’ex dopolavoro ferroviario del capoluogo irpino.
Sono 169 le osterie recensite in Campania, di cui ben 39 segnalate con la Chiocciola, numero più elevato d’Italia, attribuita ai locali che si contraddistinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori dell’associazione.
Lo storico “sussidiario del mangiarbere all’italiana” di Slow Food Editore giunge alla sua 36ª edizione, continuando a raccontare le tante storie di cucina locale autentica, cuochi appassionati, rigorosa selezione di ingredienti e produttori che custodiscono l’identità dei territori.
La presentazione ha visto gli interventi di Carlo Bogliotti, responsabile editoriale della guida, Elvira Caccavale e Mario Punzi, coordinatori regionali, e le conclusioni di Patrizia Spigno, presidente di Slow Food Campania.
Il ricco pranzo ha raccontato bene la storia e le tradizioni gastronomiche del territorio, con piatti della tradizione contadina e dei tipici momenti di festa, a cura delle Osterie chiocciolate dell’Irpinia: Antica Trattoria Di Pietro, Osteria dei Briganti, La Pignata, Osteria Valleverde Zì Pasqualina, Fontana Madonna, La Corte dei Filangieri, Hosteria le Gourmet, La Pergola, La Ripa.
Un affollato appuntamento di approfondimento e convivialità vissuto “chiano chiano”, come si dice dalle nostre parti. Un ritmo “slow” che rispetta i tempi della terra, del cibo e delle persone.
(Comunicato stampa)

