NOCCIOLE. Gelata in Turchia, compromesso il raccolto 2016. Si prevedono prezzi alle stelle per le nocciole

NOCCIOLE. Gelata in Turchia, compromesso il raccolto 2016. Si prevedono prezzi alle stelle per le nocciole

NOCCIOLE. Gelata in Turchia, compromesso il raccolto 2016. Si prevedono prezzi alle stelle per le noccioleA  metà febbraio la Confederazione Italiana  agricoltori dichiarava che il crollo del prezzo delle nocciole era dovuto al timore delle gelate di fine inverno. Il ragionamento che veniva fatto era il seguente: si cerca di acquistare il frutto in guscio ad un prezzo molto basso temendo di doverlo pagare caro da aprile e nella prossima campagna di commercializzazione proprio per paura di eventuali gelate. La società turca Oltan (acquisita nel 2015 dal gruppo Ferrero) cercava invece di gettare acqua sul fuoco dichiarando invece che la campagna 2015 era caratterizzata da un surplus di produzione spiegando così il crollo del prezzo delle nocciole assistito da fine gennaio. A prescindere da chi avesse ragione e senza entrare nel dettaglio delle rivolte popolari dei contadini turchi contro l’italiana Ferrero, accusata di monopolizzare il mercato ed essere considerata l’unica responsabile del prezzo basso delle nocciole, nella settimana appena trascorsa ondate di aria gelida provenienti dalla Russia hanno attraversato la Turchia per tre lunghe giornate lasciando dietro di sé gli stessi scenari apocalittici della gelata del 30 marzo 2014. I danni non sono ancora stati quantificati del tutto ma già le prime giornate di sole sono bastate per vedere i fiori, ormai sbocciati a causa delle alte temperature di febbraio, completamente bruciati. I contadini Turchi stanno vivendo in uno stato di disperazione dato che la gelata ha colpito tutti i territori al di sopra dei 300 metri di altitudine (corrispondente al 70NOCCIOLE. Gelata in Turchia, compromesso il raccolto 2016. Si prevedono prezzi alle stelle per le nocciole% del territorio coltivato a noccioleti). La conseguenza di ciò sul prezzo delle nocciole non si è fatta attendere dato che abbiamo assistito ad un aumento di prezzo del 15% negli ultimi tre giorni. Prossimamente vi daremo notizie più accurate dei  danni subiti ma è chiaro che ci troviamo di fronte alla situazione vissuta appena due anni fa. A giovarsi di siffatto contesto è l’Italia dato che le correnti d’aria provenienti dalla Russia hanno l’ambito la nostra penisola senza provocare danni. Sembra che la notizia riportata in prima pagina in tutti i quotidiani turchi sia già arrivata in Italia tanto che coloro che non avevano ancora venduto il prodotto sono sicuri di piazzarlo agli stessi prezzi della primavera scorsa. In questo momento è presto per dare delle sentenze ma è evidente che in questo contesto il mercato si bloccherà del tutto in quanto i contadini vorranno capire bene cosa è successo in Turchia prima di vendere le nocciole ancora nei loro magazzini. (Pasquale Ercolino)