Falsi incidenti, c’è la stretta della Procura avellinese. Si allarga l’inchiesta

Falsi incidenti, cè la stretta della Procura avellinese. Si allarga linchiesta

Sessanta denunce in pochi mesi tutte collegate ad incidenti falsi tesi ad ottenere rimborsi dalle compagnie assicurative. In Irpinia Carabinieri e Procura ormai da tempo hanno avviato una vera e propria inchiesta sui falsi sinistri, quella che solo per la Compagnia di Baiano ha portato solo tra gennaio ad oggi a denunciare 34 persone, tra le zone del montorese e del Vallo di Lauro. Ma gli sviluppi di questa inchiesta, divisa in più filoni potrebbero portare a nuove indagini e fino alla città capoluogo. Anche perché, mentre i Carabinieri stanno continuando ad agire di iniziativa su incidenti avvenuti tra il 2012 ed oggi, la Procura in questi mesi ha chiuso gran parte delle indagini che erano rimaste per anni aperte. L’ultima indagine che ha portato alla denuncia di quattordici persone riguarda la stazione dei Carabinieri di Marzano, indagando su alcuni sinistri stradali verificatisi tra il 2013 e tutto il 2014, accertavano alcune anomalie, ed in modo particolare che una delle autovetture coinvolte negli eventi, risultava essere sempre la stessa. Gli incidenti stradali simulati venivano ricostruiti sulla base di dinamiche di vario genere, ad esempio simulando l’ investimento di un pedone mentre l’ autovettura usciva da un parcheggio o la collisione di due automezzi in molteplici circostanze. Inoltre gli elementi di prova raccolti ed in modo particolare le dichiarazioni contrastanti delle persone interessate a vario titolo (presunti testimoni, autisti, passeggeri, etc..), permettevano di verificare che le richieste risarcitorie avanzate alla compagnia assicurativa erano tutte false, con l’ obiettivo di conseguire un’ ingiusto vantaggio. Il sodalizio criminale creatosi, poteva contare sulla complicità di alcuni professionisti del settore, che mettevano in campo le proprie conoscenze in materia al fine di ottenere un ingiusto guadagno. Numerosa documentazione in possesso dei malfattori è stata posta sotto sequestro. Diciassete gli indagati a gennaio nel montorese. A febbraio erano finiti nel mirino dei militari dell’Arma invece altri tre pregiudicati. Addirittura per uno di loro si era scoperto che nel giorno in cui aveva denunciato il sinistro stradale non poteva essere in quel luogo. a proprio perché era detenuto. E ci sono anche le inchieste chiuse dopo anni. A dicembre il pm Fabio Massimo Del Mauro ha firmato 10 avvisi di chiusura delle indagini preliminari per altrettanti indagati. Solo a settembre la Procura di Avellino aveva chiuso un’analoga inchiesta con 19 indagati. (f.il corriere dell’Irpinia)