BAIANO. Colosseo, Anno 2084: Autonomie differenziate. In scena, cast di alta qualità, con Mariella Del Basso, Maria Grazia Napolitano, Antonio Lippiello e Alberto Tortora. In regia Franco Scotto e Katia Russo

BAIANO. Colosseo, Anno 2084: Autonomie differenziate. In scena, cast di alta qualità, con Mariella Del Basso, Maria Grazia Napolitano, Antonio Lippiello e Alberto Tortora. In regia Franco Scotto e Katia Russo

di Gianni Amodeo 

 

             E’ presentata in forma di  Scherzo teatrale, la messa in scena di Anno 2084: Autonomie differenziate, in cartellone domani e domenica, al Colosseo, con il classico pienone già registrato da oltre un mese con le prenotazioni , in tutt’uno con la quota degli abbonamenti per la rassegna Mu \ Te, con spettacoli che fondono Musica e Teatro.

 Chiave ispiratrice dello  Scherzo, è l’originale Casa di frontiera, il lucido e incisivo testo di  Gianfelice Imparato, specchio fedele e velato da lucida ironia, nei cui riflessi si ritrova e legge il contesto socio- politico, animatore e lievito di coltura delle fervide istanze e dei duri slogan anti- meridionali diffusi e sventagliati a profusione dalla Lega Nord negli anni ’ 90 del secolo scorso, in sintonia con le teorie di Gianfranco Miglio, fortemente assertrici della secessione del Nord dal Sud. Una scelta radicale, irrinunciabile e doverosa da realizzare, per salvaguardare e tutelare lorganicità civica, la qualità di vita sociale e leconomia produttiva del primo, rispetto al secondo terra di malaffare e corruttele, per dirla in plastica concisione, ancorché eccessiva e venata di supponente e pretenziosa tracotanza. Ad essere schietti e franchi di cerimonia …

BAIANO. Colosseo, Anno 2084: Autonomie differenziate. In scena, cast di alta qualità, con Mariella Del Basso, Maria Grazia Napolitano, Antonio Lippiello e Alberto Tortora. In regia Franco Scotto e Katia Russo Il senso dello  Scherzo, con la rivisitazione del testo di Gianfelice Imparato fatta da Franco Scotto, che cura la regia della messa in scena, avvalendosi in aiuto-regia del supporto di Katia Russo, fa leva sull’attualità della procedura normativa in corso, per introdurre nell’ordinamento giuridico dello Stato repubblicano  le disposizione sull’ Autonomia regionale differenziata,- prevista dalla Carta costituzionale -, con il voto d’ approvazione già espresso dal Senato al progetto di legge proposto dall’ on. le Calderoli, in vista della conferma della Camera dei deputati, data per scontata.

E’ una leva ispiratrice d’occasione, quella innescata nello  Scherzo,  che, a sua volta, fa evocare e incrociare nel titolo le previsioni di società unica e omologata, così come traspare, ma con l’avvento proiettato in 1984, il romanzo – saggio scritto nel 1948 da George Orwel, che, facendo il paio con l’altra sua importante opera,  La fattoria degli animali, racconta la genesi e l’avvento dei fenomeni di distopia generati dai sistemi totalitari, assertori dell’ assolutezza del pensiero unico e comportamenti uniformi, su cui vigila lo Stato con  rigorosi sistemi di censura e polizia moralistica. Sono i fenomeni di distopia, di cui  nel ‘900 artefici e realizzatori concreti i nefasti regimi del nazifascismo e del comunismo sovietizzato, di cui sono testimonianze eloquenti le mappe segnate da  genocidi, lager e gulag nella geografia  di mezza Europa, segnatamente tra l’intero arco degli anni ’30 e gli iniziali anni ’40 del secolo scorso, con l’acme della violenza e della distruttività raggiunto nella tragedia della seconda guerra mondiale.

Anno 2084: Autonomie differenziate, al di là degli echi orwelliani, di contrasto e antitesi alle distopie, ma anche al di là della incalzante attualità dell’iter tracciato per il nuovo assetto del Regionalismo, prende slanci e respiri del tutto suoi per originalità e vigore catalizzante per le prospettive di una società  sobria, umana  e umanizzante, libera e consapevole nelle responsabilità civili. Sono  slanci e respiri, interpretati  da un cast di belle doti e qualità espressive per linguaggio e gestualità, formato da Antonio Lippiello, Alberto Tortora, Mariella Del Basso e Maria Grazia Napolitano. La direzione di scena è di Lucia Napolitano, con Vincenza Di Nuzzo costumista; la scenografia  è curata dal Collettivo artistico Wi Cast. Il progetto grafico è di Felice DAnna.

In anteprima, nel foyer del Colosseo, domani, con inizio alle ore 18,00 da seguire la presentazione de La radio fa scuola, il libro di Bruno Gaipa, in cui viene ripercorso il valore formativo e informativo del linguaggio che corre sulle onde hertziane; da ammirare, la Mostra visiva allestita dai giovani del Collettivo WiCast, sul tema E’ solo un puNto di viSta. Per le degustazioni, si renderà onore alle produzioni dolciarie della Pasticceria I Napolitano. Domenica, alle 17, 30 da seguire la presentazione con lettura de La Mano, antologia di poesie composte da Davide Avolio, giovane autore emergente nel panorama del verseggiare. Per la sezione imprenditori e imprenditori, Giulia La Marca  presenta le attrattive di Issàra winery & restaurant.