BAIANO. All’ “Incontro” obiettivo aperto. Dieta mediterranea, biodiversità e città della scienza

BAIANO. All’ “Incontro” obiettivo aperto. Dieta mediterranea, biodiversità e città della scienza

di Gianni Amodeo

BAIANO. All’ “Incontro” obiettivo aperto. Dieta mediterranea, biodiversità e città della scienzaDieta mediterranea, biodiversità e il ruolo divulgativo di Città della Scienza” saranno gli “spazi” tematici, sui quali sarà focalizzata la conversazione-relazione di Gianfranco Nappi, in agenda domenica 17 aprile- alle ore 10,30- nei locali del Circolo socio-culturale “L’Incontro”; conversazione-relazione, con cui connetterà l’intervento della dott.ssa Giuseppina Orefice, biologa-nutrizionista. E’ il nuovo, significativo tassello che il sodalizio di via Luigi Napolitano innesta nel percorso della conoscenza sulle interazioni tra ambiente e alimentazione, segnato dagli appuntamenti dello scorso anno con Adolfo De Gennaro, Pellegrino De Rosa, Benedetta Napolitano -incentrati sulle erbe e sulle piante alimurgiche in crescita spontanea con frutti commestibili, oltre che sulle piante officinali e mediche, di cui per secoli, fino agli anni del secondo conflitto mondiale e prima dell’avvento della società consumista, si sono valse in larga misura, sia per l’alimentazione che per scopi curativi, le comunità dell’area dell’Alto Clanio, a cui fa da protezione l’arco dei Monti Avella– e con Rosa  D’Anna, la nota blogger di Cooking Food in Rosa, nel delineare i profili agro-alimentari e della buona cucina che hanno uno spazio mirato a Expo2015.

E si ricorderà che Pellegrino De Rosa e Benedetta Napolitano hanno pubblicato testi di ricerca proprio sulle erbe sulle piante alimurgiche, mentre Adolfo De Gennaro è tra i grandi appassionati della montagna, il cui folto gruppo con le varianti del podismo amatoriale – particolarmente attivo sul territorio- si dedica alle escursioni domenicali in alta quota per i siti più impegnativi della Campania, con predilezione per quelli del Partenio, del Matese e soprattutto del “Sentiero degli dei”, in Costiera amalfitana, e extra-regionali; e tra loro figurano anche esperti conoscitori e ricercatori di erbe e piante spontanee come quella pregiata del topinambur presente nelle fratte e forre dei boschi dei Monti Avella…difficile da scovare, il cui tubero – molto usato nell’alimentazione fino al ‘700, quando ha ceduto il…passo alla più agevole e diffusa pratica della coltivazione della patata- è ricco di vitamine, sali minerali e inulina che genera il fruttosio, risaltando per il basso contenuto calorico non solo commestibile e ben tollerato dai diabetici, ma anche dotato di specifici effetti di contrasto al colesterolo “cattivo”.

            Ed ecco alcuni flash su Gianfranco Nappi, ch’è nato nella vicina San Paolo Bel Sito, dove vive e risiede. Parlamentare per tre legislature, con prima approdo- a ventisette anni- alla Camera dei deputati nel 1987 in rappresentanza del Pci, rieletto nel 1994 per Rifondazione comunista e nel 2001 per i democratici di sinistra, componente della segreteria nazionale del Partito dei democratici di sinistra fino al 2006, Nappi è stato capo della segreteria del presidente della RegioneCampania, Antonio Bassolino, guidando l’assessorato regionale dell’agricoltura dal 2009 al 2010, dando particolare impulso al Piano di sviluppo rurale per i territori. Un lungo cammino nelle istituzioni e nelle assemblee elettive, che Nappi ha connotato con la presentazione di importanti proposte di legge e interventi nell’Aula di Montecitorio, oltre che con puntuale impegno nell’esercizio di incarichi di rilievo, tra cui quello di componente della commissione di vigilanza sul servizio televisivo.

            Dal mondo della politica attiva, gli interessi di vita di Gianfranco Nappi si sono ora concentrati sull’amore per l’agricoltura e le filiere produttive che vi sono connesse direttamente e indirettamente. Una dedizione, ch’è anche impegno d’impresa, coniugata con la presenza nel “sociale”, animando l’associazione “Oltre il giardino. Colture e culture della qualità campana”. In questa direzione si colloca la promozione e la diffusione del progetto di produzione del latte nobile, che coinvolge i piccoli allevatori dell’Appennino campano e molisano. Un’ esperienza in itinere con importanti e stimolanti riscontri, di cui Nappi … “fotografa” le valenze sociali e culturali nell’agile monografia intitolata proprio “Il latte nobile”, i cui pregi e virtù nutritive nel segno della naturalità più genuina non si trovano affatto nelle produzioni lattiere della filiera industrializzata con mucche super sfruttate ed alimentate con mangimi ad alto tasso di “chimicizzazione”.

Amante della comunicazione e dei suoi linguaggi, oltre che della saggistica, Gianfranco Nappi cura la Dante&Descartes di Napoli, la collana editoriale specialistica sulle tipicità agro-alimentari della Campania; collana, di cui fanno parte vere e autentiche gemme che stimolano la conoscenza della storia dell’alimentazione e della nutrizione in Campania. Sono le gemme… edite nel volgere degli ultimi mesi, tra le quali vanno segnalati e.. letti il saggio di Eduardo de Filippo “Si cucine cumme vogl’i’”, la ri-stampa del prezioso pamphlet di Emilio Sereni ed intitolato “Note di storia dell’alimentazione del Mezzogiorno. I napoletani da mangiafoglie a mangiamaccheroni”, il saggio di Carmine Cimmino “ Note di storia del baccalà nella dieta vesuviana e napoletana”, oltre che la monografia de “Il latte nobile” dello stesso Nappi, prima citata.