Vincenzo Ciampi (Consigliere regionale M5S Campania) e Ferdinando Picariello (Consigliere comunale M5S Avellino): “Sconcerto per la mancata partecipazione dei manager dell’azienda ospedaliera e dell’Asl al consiglio comunale di Avellino. Solo De Luca può parlare di sanità”.

Vincenzo Ciampi (Consigliere regionale M5S Campania) e Ferdinando Picariello (Consigliere comunale M5S Avellino): “Sconcerto per la mancata partecipazione dei manager dellazienda ospedaliera e dellAsl al consiglio comunale di Avellino. Solo De Luca può parlare di sanità”.

Vincenzo Ciampi  (Consigliere regionale M5S Campania) e Ferdinando Picariello (Consigliere comunale M5S Avellino): “Sconcerto per la mancata partecipazione dei manager dell’azienda ospedaliera e dell’Asl al consiglio comunale di Avellino. Solo De Luca può parlare di sanità”.

La mancata adesione al consiglio comunale monotematico sulla sanità dei manager di Asl e Azienda ospedaliera è sconcertante.  Il manager dell’azienda ospedaliera Pizzuti addirittura  risponde al sindaco di Avellino che non parteciperà per ragioni di opportunità “tenuto conto  del particolare periodo immediatamente a ridosso di una competizione elettorale”, così leggiamo dalla stampa.
C’è la campagna elettorale – dunque – ed  è inopportuno confrontarsi con i consiglieri comunali del capoluogo.
Ciò significa che soltanto De Luca può raccontare la sua verità.  Lui può parlare, i manager no, per motivi di opportunità politica che valgono ad intermittenza.
De Luca può parlare come ha fatto pochi giorni fa a Solofra, in piena campagna elettorale.
Il presidente, che ha il figlio candidato, a Solofra  ha promesso una nuova apertura di un punto di primo soccorso. Una promessa – va ricordato – che arriva da chi  ha chiuso  il pronto soccorso al Landolfi.
Potrà mettere la museruola ai suoi finché vuole, ma De Luca non potrà  più nascondere a nessuno lo sfascio della sanità irpina e campana.
Ci sono fatti inoppugnabili a cui dovrebbe rispondere. Avellino ha  il pronto soccorso del Moscati allo sfacelo; non c’è stata l’apertura dei centri prelievi e dei laboratori di analisi pubblici ad Avellino e  in provincia; resta la carenza di medici negli ospedali di  Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino; sono evidenti le difficoltà della medicina di base in provincia dove non vengono rimpiazzati i medici di famiglia che vanno in pensione.
Questi e altri disservizi non possono essere nascosti  dalla fuga dei manager davanti alla  richiesta di spiegazioni. La stagione del deluchismo, giocando a nascondino, volge alla fine.