VISCIANO. Sorpresa in paese per la non candidatura di Luca Soviero, al suo posto il figlio Tony Soviero

VISCIANO. Sorpresa in paese per la non candidatura di Luca Soviero, al suo posto il figlio Tony Soviero

Poco fa abbiamo appreso dalla Casa Comunale di Piazza Lancellotti indiscrezioni su altre due liste che concorreranno al voto del prossimo 11 giugno per il rinnovo della carica di sindaco e del Consiglio comunale. Le due liste affiancheranno quella del Movimento Popolare di Gianfranco Meo gia’ presentata ieri sera. La seconda in ordine di arrivo a quella di “Visciano è libera” dell’Avv. Giovanni Conte mentre novità dell’ultima ora arrivano dalla lista che doveva essere capeggiata da Luca Soviero, ebbene la compagine è formata da soli 9 nomi e il candidato a sindaco non è più Luca Soviero ma il figlio Tony. In Visciano è Libera figurano ex amministratori come Carlo Rifino, già, presidente del Consiglio comunale della giunta Montanaro e assessore nella giunta D’Onofrio, c’è l’ex assessore della prima e seconda giunta Gambardella, Felice Rufino e Agostino Ferrante, anche lui ex assessore della giunta Gambardella due. Sempre in Visciano è Libera troviamo l’assistente sociale Francesca Amorosa, Sette Lina e il dipendente scolastico Trifone Iovino. In Risveglio Civico con Tony Soviero candidato a sindaco  soli 9 candidati (il minimo). Confermate le candidature di Foglia Pellegrino e Antonio Santoro. Eppure bisogna sottolineare che ieri in mattinata si parlava di una “Santa Alleanza” tra Conte e Soviero ma quest’ultimo smentiva tale ipotesi e che l’unica condizione era che Conte dava 2 o 3 nomi per la sua lista. Da quanto circola in paese Meo può dormire sonni tranquilli e che avrebbe la strada spianata per la poltrona di primo cittadino, rispetto agli altri due competitor considerati non competitivi secondo gli umori della gente. Bisogna altrettanto dire che vi sono candidati in liste contrapposte parenti e amici, addirittura cognati, ma questo avviene già da alcuni anni essendo ormai sciolto quel vincolo di sangue per cui la famiglia era sacra. (Nicola Valeri)