Una vita da latitante. L’arresto del super latitante Messina Denaro e le domande che ancora non hanno avuto risposte.

Una vita da latitante. L’arresto del super latitante Messina Denaro e le domande che ancora non hanno avuto risposte.

L’arresto del mafioso Matteo Messina Denaro, uno dei boss più potenti di Cosa Nostra, iscritto nella lista dei 10 latitanti più potenti al mondo ha scosso l’opinione pubblica. Dopo 30 anni di indagine e ricerche, è stato arrestato nella Clinica privata La Maddalena di Palermo dove da mesi si recava per ricevere cure oncologiche sotto falso nome. Braccato mentre era in fila per il tampone, non ha fatto opposizione tanto da non essere neanche ammanettato.
Soprannominato Diabolik ha prosperato grazie agli affari di famiglia, costruendo un impero illecito da svariati miliardi di euro nei settori dei rifiuti. L’arresto segna un grande successo dello Stato perché Messina Denaro era l’ultimo esponente del gruppo dei Corleonesi ancora in libertà. Si chiude quella fase stragista che ha caratterizzato gli anni ’80 e il ’90, con l’uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e con le stragi di Firenze, Milano e Roma.
“Matteo Messina Denaro è stato catturato grazie al metodo Dalla Chiesa, cioè la raccolta di tantissimi dati informativi dei tanti reparti dei carabinieri, sulla strada, attraverso intercettazioni telefoniche, banche dati dello Stato, delle regioni amministrative”, così dice il comandante dei carabinieri Teo Luzi, arrivato a Palermo per l’arresto. “Una grande soddisfazione perché è un risultato straordinario – aggiunge Luzi – Messina Denaro era un personaggio di primissimo piano operativo, ma anche da un punto di vista simbolico perché è stato uno dei grandi protagonisti dell’attacco allo Stato con le stragi.” Ci si chiede come mai sia riuscito a sottrarsi alla giustizia per 30 anni. Su quali coperture ha potuto contare e chi ha tutelato la sua latitanza. Se e quali apparati hanno chiuso un occhio, quali legami aveva con essi. Come mai è riuscito a vivere come una persona normale in un appartamento nel centro nella città di Campobello di Mazara senza destare
sospetti?
Tanti gli interrogativi attorno alla sua vita di latitante e al suo tardo arresto sui cui la magistratura dovrà farà chiarezza, e soprattutto accertare che la sua cattura non sia macchiata di trattativa.
Messina Denaro è un uomo che ha fatto cose orribili a cui non verrà risparmiato un trattamento diverso perché malato. Forse la cosa giusta e vera dell’ arresto è un messaggio diretto ai più giovani: scegliere la via delle mafie non conviene, è una vita deviata e misera. Paga solo la scelta di una vita normale, bisogna avere il coraggio di essere normali.
Nunziata Napolitano