SAVIANO. Il rito assente del Venerdì Santo

SAVIANO. Il rito assente del Venerdì Santo

Comincia con il silenzio la ritualità del Venerdì Santo. Tutto ruota attorno al rumoroso silenzio che pervade il rito rotto dai lamenti e i rituali della voce, soli a sopportare il dolore straziante della carne violentata di Cristo. Il Venerdì Santo arriva sempre con la polvere, con l’esperienza del dolore e della sua cupezza. È un rito vuoto e svuotato dai corpi dilaniati e le immagini di dolore che ci assalgono. Il Venerdì Santo è la nostra Via Crucis attraverso la vita.

Quest’anno la città di Saviano con coraggio rivive la giornata della Passione di Cristo. Un momento in cui cala un silenzio assordante, il vento svanisce, il cielo si incupisce: nella morte di Cristo il credente traspone, con sanguinante sincerità e un vissuto senso del sacro, i propri maligni, cocenti, inafferrabili elementi religiosi: è la religione che vuole parlare al mondo. In questa giornata di Redenzione,  il Sindaco Simonelli e l’amministrazione tutta, le  autorità locali, la cittadinanza parteciperanno al rito funebre della morte di Cristo, uomo denudato ed esposto nella carne, che disumanizzato dall’uomo ha ridato umanità all’uomo.Oggi è il giorno del Cristo rivoluzionario che è venuto a portare  la pace.

Ricordiamo che anche se in forma ridotta nelle chiese di Saviano si possono ammirare le opere dell’associazione Saviano in fiore: l’infiorata 2022 che ha per tema “La pace. E anche quest’anno come ormai succede da qualche anno,  la Caffetteria Lorenzo offre il tappeto di fiori e speranza in memoria del caro Francesco Franzese.(Nunziata Napolitano)SAVIANO. Il rito assente del Venerdì SantoSAVIANO. Il rito assente del Venerdì Santo