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A Mugnano del Cardinale si rinnova ogni anno il Fucarone di Santa Lucia e Sant’Aniello, tradizione profondamente radicata nella vita religiosa e comunitaria del paese e legata a un rito che da tempo immemorabile accompagna la memoria collettiva. E’ una celebrazione religiosa che coinvolge l’intera comunità, capace di unire fede, tradizione popolare e senso di appartenenza.
La preparazione del Fucarone inizia diversi giorni prima dell’accensione e passa, come sempre, dalle mani dei ragazzi del Fucarone di Santa Lucia e Sant’Aniello. Sono loro a recarsi nelle campagne del territorio per la raccolta dei rami secchi, a sistemarli e ad avvolgerli in fascine, chiamate tradizionalmente sarcinelli. È un lavoro lungo e faticoso, fatto senza clamore, che rappresenta il cuore stesso della tradizione. Senza l’impegno costante di questi giovani, senza la loro presenza e la loro dedizione, il Fucarone non potrebbe prendere forma. A loro va il riconoscimento più autentico, perché custodiscono e rendono possibile un rito che appartiene a tutto il paese.
Nella notte che precede il giorno della festa la piazza resta animata. Attorno al Fucarone ancora spento si ritrovano giovani e anziani, in una veglia spontanea che accompagna l’attesa. Tra bracieri accesi, carne arrostita e salsicce il tempo scorre lentamente, scandito dai racconti e dalla presenza di chi sente questa tradizione come parte della propria identità.
All’alba del 13 dicembre, alle ore 6, la comunità si ritrova nella parrocchia dell’Ascensione per la celebrazione della Santa Messa, officiata da don Giuseppe Autorino. Al termine della funzione, le statue di Santa Lucia e Sant’Aniello vengono trasportate dalla chiesa a piazza Umberto I ed esposte di fronte al falò. Intorno alle ore 7 il Fucarone viene acceso don da Don Giuseppe Autorino, segnando uno dei momenti più intensi e partecipati della ricorrenza.
Accanto al fuoco trovano spazio anche i prodotti della tradizione: la pupatella di Santa Lucia, composta da fichi secchi stagionati, e le specialità del periodo natalizio, tra cui il torrone del Torronificio Mancaniello , che accompagnano la festa con i sapori legati alla memoria del luogo.
Il Fucarone di Santa Lucia e Sant’Aniello continua così a rinnovarsi, anno dopo anno, come un rito vivo e partecipato grazie al lavoro dei tanti ragazzi appasionati che tengono viva la tradizione. di Francesco Piccolo 
