Quadrelle (AV)- Incontriamo lo scrittore Pietro Sgambati. Intervista

Quadrelle (AV)  Incontriamo lo scrittore Pietro Sgambati. Intervista

di Andrea Salvatore Guerriero

Il 22 luglio si terrà la presentazione del libro “Angela e Filippo” dello scrittore Pietro Sgambati di origini quadrellesi. Lo abbiamo intervistato in anteprima e ci ha raccontato un po’ di sé.

Sig. Sgambati che legame ha con Quadrelle?  “Risiedo a Brusciano da oltre 60 anni. Non ho più una casa a Quadrelle che dopotutto la tenne la buonanima di mio fratello Antonio. Eravamo una famiglia numerosa e, poiché avevo avuto una adolescenza migliore rispetto ai miei fratelli, non sono mai stato interessato alla casa di Quadrelle fin dal giorno in cui lasciai l’Italia, per cercare fortuna a Londra, dove ho vissuto un periodo meraviglioso. Nel Luglio 1970 sono tornato in Italia e mi sono stabilito definitivamente a Brusciano. I contatti con Quadrelle sono solo affettivi perché amo e rispetto fortemente le mie origini”.

Lei si ricorda di qualche quadrellese in particolare? “Salvatore, diamoci del tu. Tra gli affetti mai sopiti ci sono quelli legati a tuo padre che era grande ammiratore e rispettoso per mio padre. C’era tra mio padre e il tuo una grande amicizia e il tuo papà mi ammirava poiché ero bravo a scuola e, in un paesello come Quadrelle, le voci correvano”.

Dopo il diploma come mai hai deciso di andare via? “Non avevo ancora 20 anni. Pur avendo un diploma da ragioniere con buoni voti, deluso per una mancata assunzione al Banco di Napoli sede di Avellino e da un mancato arruolamento presso l’accademia militare di Modena, non avendo mezzi economici per frequentare la Federico II° a Napoli come desideravo, amareggiato abbandonai famiglia e amici con cui avevo avuto una brillante adolescenza. E, col cuore pieno di speranza e la mente colma di sogni, presi il treno della speranza alla ricerca del Vello d’oro!

Avevo studiato molto bene non solo l’italiano e la matematica ma anche la lingua inglese e il diritto e l’economia prendendo buoni voti.

Allora credevo che ero nel più bel Paese del Mondo poiché avevamo la migliore Costituzione. Però, mi accorsi che stava prendendo volo la Cultura della Raccomandazione. Mi resi conto che, non avendo santi in Paradiso, unica mia scelta restava ANDARE VIA e non tornare più, ma mi sbagliavo perché l’amore per le mie origini era rimasto dentro di me e col tempo non ho resistito al RICHIAMO!”

Ti sei trasferito a Londra e lì cosa è successo?  “A Londra fin dal primo giorno me la cavai bene con la lingua poiché avevo memorizzato quasi metà del vocabolario inglese e sapevo coniugare i verbi. Dopo un inizio titubante, mi inserii facilmente nella realtà londinese. Sembrava che gli Inglesi mi stessero aspettando perché notai subito una vasta prateria davanti a me e potevo fare le mie scelte. Avevo l’impressione di essere come Alice nel Paese delle meraviglie. Tutto sembrava alla mia portata…. Lavorai dapprima in ospedale dove acquisii ottima esperienza; poi, essendo libero, mi impiegai con una Multinazionale STC Standard Telephone Co. Quando lasciai Londra per rimpatriare ero Impiegato Amministrativo presso la Eastern Gas Board nel settore elettrico. Usavamo già i calcolatori propedeutici al Computer. A Caserta avevo un’intesa con la Multinazionale 3M Americana. Purtroppo, pur avendo moglie e figlio di quasi due anni, mi arrivò la cartolina per la Leva anziché dell’esonero come ero convinto. Persi quella bella occasione e dopo 15 mesi di Leva militare dovetti iniziare daccapo….

Una vita difficile e bella. Sì, una vita difficile e bella allo stesso modo…. Tormentata e allo stesso tempo colma di delizie e risultati realizzati con le mie solite forze e impegni costanti perché per me Famiglia, Cultura e Politica Etica sono un tutt’uno!”

VI ASPETTIAMO IL GIORNO 22 LUGLIO CON UN’INTERVISTA VIDEO.

 

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