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Si allarga il fronte dei Comuni vesuviani che hanno aderito al Progetto Vesuvio, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Convivenza Vesuvio insieme all’Intergruppo parlamentare Sud, Aree Fragili e Isole Minori, guidato da Alessandro Caramiello.
Con la firma del sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, salgono a dodici i Comuni firmatari del protocollo, che oggi rappresentano circa 400mila cittadini dei 515mila residenti nella zona rossa vesuviana.
Il progetto punta a garantire, in caso di emergenza eruttiva, piani di evacuazione che mantengano le comunità all’interno del territorio campano, evitando lo spostamento verso regioni del Nord Italia.
Oltre a San Sebastiano al Vesuvio, hanno già aderito Ottaviano, Terzigno, Ercolano, Torre del Greco, Cercola, San Giorgio a Cremano, Boscoreale, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano.
Il presidente della Fondazione, Vincenzo Coronato, ha ricordato che l’obiettivo non è solo garantire la sicurezza, ma anche la tutela sociale e culturale delle comunità, evitando la dispersione delle famiglie e la perdita del tessuto economico locale.
Da parte sua, Alessandro Caramiello ha evidenziato la volontà di rendere il Sud protagonista delle proprie scelte, con un modello di prevenzione che integri sicurezza e identità territoriale.
Il sindaco Giuseppe Panico ha definito l’adesione al progetto un dovere morale verso la cittadinanza, sottolineando la necessità di proteggere le persone senza sradicarle dal loro territorio.
Con l’ingresso di San Sebastiano al Vesuvio, il Progetto Vesuvio rafforza così una rete istituzionale sempre più ampia, orientata alla sicurezza, alla continuità e alla resilienza delle comunità vesuviane.
