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MUGNANO DEL CARDINALE (AV) – Oggi, 13 agosto, la Chiesa cattolica celebra la memoria liturgica di Santa Filomena, la giovane martire venerata in modo particolare nella cittadina irpina che ne custodisce le reliquie. A Mugnano del Cardinale il Santuario a lei dedicato è il cuore pulsante della devozione, attirando fedeli e pellegrini da tutta la Campania e anche dall’estero.
La tradizione ricorda che le reliquie giunsero qui da Roma il 10 agosto 1805, accolte da una commossa folla. Da allora, ogni anno, in questa data si festeggia il nome della Santa.
Il culto di Santa Filomena affonda le sue radici nel ritrovamento, avvenuto il 25 maggio 1802 nelle Catacombe di Priscilla a Roma, dei resti di una ragazza di 13-14 anni e di un’ampolla contenente il sangue della santa . Il loculo era chiuso da tre tegole di terracotta, oggi custodite nel Santuario, con l’iscrizione “LUMENA PAX TE CUM FI”, interpretata come “PAX TE CUM FI LUMENA” (“La pace sia con te, Filomena”). Accanto al nome, simboli come palma e lance fecero pensare a un martirio avvenuto nei primi secoli cristiani.
A volere le reliquie a Mugnano fu il sacerdote Francesco De Lucia, originario del paese, che le collocò nella chiesa della Madonna delle Grazie. I primi miracoli narrati dallo stesso De Lucia suscitarono l’interesse di Papa Leone XII, che donò al Santuario la lapide originaria. Nel 1833 le rivelazioni mistiche di suor Maria Luisa di Gesù contribuirono a diffondere il culto in tutta Europa e in America. Tra i devoti più celebri figurano Paolina Jaricot e il Curato d’Ars, entrambi guariti per intercessione della Santa.
Secondo la biografia rivelata alla religiosa, Filomena era figlia di un re greco convertito al cristianesimo. A 13 anni fece voto di castità ma, rifiutando le proposte dell’imperatore Diocleziano, subì crudeli torture, dalle quali fu sempre salvata miracolosamente, fino alla decapitazione. I simboli raffigurati sulle tegole, due ancore, tre frecce, una palma e un fiore, richiamerebbero proprio il suo martirio.
Nonostante la rimozione dal Martirologio romano nel 1961, la devozione popolare non è mai venuta meno. San Pio da Pietrelcina, che la chiamava “la principessina del Paradiso”, la venerò sin da bambino, difendendone con forza l’autenticità spirituale. Oggi Santa Filomena è invocata come protettrice degli afflitti e dei giovani sposi, ed è a lei che molte famiglie attribuiscono il dono della maternità dopo anni di attesa.
Le celebrazioni di oggi prevedono due messe solenni, alle 17:30 e alle 19:00, presiedute dal rettore del Santuario don Giuseppe Autorino. Attesi fedeli e pellegrini in un clima di intensa preghiera e gratitudine verso la “Santina” di Mugnano.

