Metro leggera, Nola-Baiano. I “vertici” di Regione ed Eav incontrano i sindaci

Metro leggera, Nola Baiano. I “vertici” di Regione ed Eav incontrano i sindaci

di Gianni Amodeo 

Sono stati convocati per la tarda mattinata di venerdì negli uffici della Regione-Campania del Centro direzionale, a Napoli, per fare il “punto” sul programma d’interventi che viene proposto come progetto di miglioramento e potenziamento del sistema dei trasporti nell’area nolanobaianese, all’insegna della cooperazione con i Comuni e i territori.

Al tavolo della convocazione indetta dai “vertici” del competente settore regionale e dell’Ente autonomo Volturno, siederanno i sindaci dei Comuni di Nola, Cimitile, Camposano, Cicciano, Roccarainola, Avella e Baiano, oltre che del Comune di Sperone, nel cui territorio insiste la stazione di Avella, come attesta la mappa catastale anche ad un fugace sguardo superficiale, ma stranamente restato escluso dall’iter posto in essere, con larga concessione concettuale, per un progetto, del quale- altro che cooperazione con i Comuni e i territori– non è stata fornita alcuna opportunità di conoscenza per l’opinione pubblica, pur riguardando un settore di sicuro interesse sociale qual è quello dei trasporti e dei servizi della mobilità. E ,per giunta, relativo alla sostanziale dismissione di una struttura di servizio che da oltre un secolo collega i territori delle aree interne dell’estremo lembo dell’Irpinia con Napoli e l’area metropolitana.

Di fatto, l’unica pubblicità è stata fatta filtrare dalle ovattate ed episodiche informazioni emerse sul protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto, messo a punto dagli uffici regionali ed inviato un mese fa agli stessi Comuni che afferiscono alla tratta ferroviaria NolaBaiano; protocollo comprensivo della predisposta delibera d’approvazione, spettante alle Giunte, ma senza alcun coinvolgimento dei Consigli comunali. Come per dire, prendere o lasciare. E su questa traccia, la prima e sola amministrazione che si è pronunciata è stata quella della città bruniana, con la presa d’atto dello schema di protocollo recepito e votato all’unanimità dalla Giunta dell’Ente di piazza Duomo, mentre degli orientamenti delle Giunte di altre amministrazioni sul progetto, nulla è dato di conoscere.

L’unico Consiglio comunale– ma non era destinatario del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto, essendo stato conferito dalla RegioneCampania soltanto alle Giunte la funzione decisionale, come detto- a pronunciarsi una decina di giorni fa, è stato,invece, quello di Baiano, approvando all’unanimità, la mozione dei consiglieri del gruppo di minoranza “Io ci credo”; un documento ben strutturato, per contestare la validità del progetto, evidenziandone limiti e carenze, specie nella parte centrale che contempla la sostituzione dell’attuale tratta ferroviaria con l’ipotizzata Metro leggera resa funzionante con il… tram veloce su un percorso genericamente indicato e “arricchito” di ben 19 fermate \ stazioni. Un documento, che contiene una serie di proposte costruttive, prima tra tutte quella relativa alla realizzazione del doppio binario, per puntare ad ampliare realmente l’offerta dei servizi nell’efficienza e nella sicurezza, l’unico metodo praticabile per recuperare all’ex-Circum ora Eav le migliaia di viaggiatori e pendolari costretti nel corso degli anni a non utilizzarla per disservizi di ogni genere ed una gestione che definire inadeguata è un … elogio. Ma la mozione va anche oltre è guarda alle connessione dei territori interni tramite proprio l’ Eav con le stazioni dell’Alta Velocità di Afragola e Napoli.

Il sindaco Enrico Montanaro al confronto parteciperà con l’impegno delle istanze unanimi che gli deriva dal Consiglio comunale che rappresenta, per conservare e far migliorare e potenziare l’esistente. Ed analoga, con pari convinzione, si annuncia la posizione del sindaco di Sperone, l’avvocato Marco Santo Alaia. I territori e le loro comunità progrediscono se la dotazione di servizi e infrastrutture è adeguata e funzionale. La perdita dei servizi e la carenza delle infrastrutture comportano soltanto quel degrado sociale e quell’assenza di futuro ch’è già in atto.