Licenziato “per troppa malattia”.

Licenziato per troppa malattia.

 L’uomo, una guardia giurata di Brindisi, è stato assente dal lavoro per malattia per 244 giorni, un tempo molto lungo, che ha superato il periodo di comporto, come ha rilevato l’azienda per cui lavora e così gli è stata decapitata una letterea di licenziamento con scritto “Licenziato, per troppa malattia“ . Un’assenza, tuttavia, comprensibile, visto che l’uomo è stato sottoposto a tre interventi chirurgici alla testa. Nel frattempo sindacati e colleghi si sono mobilitati a sostegno della guardia giurata, definendo il suo licenziamento “vergognoso”. La Cisl, il sindacato a cui l’uomo è iscritto, ha avviato tutte le procedure per evitare il licenziamento. Sul caso è poi intervenuto il segretario generale di Brindisi della Cgil, Michela Almiento, così come il coordinatore nazionale e deputato di Sinistra Ecologia Libertà, Nicola Fratoianni, che ha presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro: “I lavoratori non sono tutelati dalle leggi e con il Jobs Act la situazione peggiorerà”, ha sottolienato Fratoianni. Solidarietà alla guardia giurata è arrivata anche dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, del Pd, che ha annunciato di aver chiesto all’ufficio legale del Comune di valutare le azioni leagli a supporto del “nostro concittadino vittima di una palese forma di ingiustizia”. Sulle stesse posizioni anche il capogruppo del Pd al consiglio regionale della Puglia, che si è augurato che “l’azienda ci ripensi” e ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Nichi Vendola e all’assessore al Lavoro, Leo Caroli. La guardia giurata ha spiegato che ad aprile dovrà tornare a Milano per sottoporsi ad “altre venti sedute di radioterapia”. “Restare senza stipendio, senza alcuna copertura, sarebbe davvero terribile”, ha detto l’uomo augurandosi che l’azienda torni sui suoi passi.