Le pagelle del Napoli in Champions League

Le pagelle del Napoli in Champions League

Una stagione a due facce: quella deludente del campionato, quella dignitosa della Champions League. Il Napoli ha decisamente viaggiato a due velocità nelle maggiori competizioni in cui era coinvolta quest’anno. Se infatti da un lato la stagione di Serie A si è trasformata in un incubo, al momento fuori dai posti per le competizioni europee, con due cambi di allenatore e diversi problemi tattici in squadra, dall’altra parte il percorso in Champions ha riservato più di una soddisfazione ai partenopei. Nessuno ovviamente si aspettava che la squadra campana potesse competere per la vittoria finale, ma le quote vincente della Champions League alla vigilia dell’inizio della competizione europea non davano per scontato l’approdo alla fase ad eliminazione diretta. E poi ci sono stati giocatori che hanno saputo esprimersi meglio in coppa che in campionato, vediamo chi.

Allenatori

Partiamo in realtà dagli allenatori. Rudi Garcia innanzitutto che ne ha giocate tre di gare: una con il Real Madrid e due con l’Union Berlino, con un pareggio due vittorie e una sconfitta e ha dato una prima piccola impronta europea alla squadra. (voto: 6)

Walter Mazzarri: difficile dare un giudizio alla squadra in questo periodo per le partite contro Real, in cui è arrivata una sconfitta, e Braga, con una comoda vittoria ma la rosa si è destreggiata bene. (voto 6)

Francesco Calzona, infine, che al suo esordio ha trovato il temibile Barcellona agli ottavi della competizione. Un pareggio per 1-1 tutto cuore all’andata allo stadio Maradona, ma poi la sconfitta per 3-1 al Camp Nou. In realtà più di così non poteva fare. (voto 6)

Top

Meret 7 – Il portiere degli azzurri va costantemente elogiato. Nel suo percorso in Champions non ha mai sbagliato un colpo e, anzi, ha sempre difeso con sicurezza la propria porta. Bisogna anche dire che nelle gare più toste, contro Real Madrid e Barcellona, non ha particolari colpe sui gol e si oppone come può alle giocate straordinarie di giocatori come Raphinha, Lewandovski, Vinicius e Bellingham.

Lobotka 6,5 – È stato in generale uno dei più positivi di questa nefasta stagione, ma è anche vero che anche per lui c’è stato un avvio di campionato complicato che però ha affrontato alla grande. Ha preso per mano il centrocampo della squadra e si è messo a disposizione con grinta e forza fisica. Non si è mantenuto neanche in fase offensiva ma quest’anno il Napoli era poca cosa e non ha mai approfittato dei momenti top del giocatore.

Osimhen 6,5 – Sì, il nigeriano quest’anno ha giocato meno dello scorso anno per qualche acciacco in più e per la Coppa d’Africa. Ma ha fatto 13 gol in 24 partite, ha sempre dato l’anima e non si è mai risparmiato. Anche e soprattutto in Champions.

Flop

Lindstrom 5 – Era stato chiamato a dare vivacità e freschezza all’attacco ma non è mai decollato, il feeling con la squadra non c’è stato. E neanche con ben tre allenatori.

Anguissa 5 – Quest’anno “l’arma in meno” del Napoli. Fuori posizione, limitato nelle giocate e scontento della sua gestione. Garcia e Mazzarri ci hanno messo del loro per non esaltarlo e lui ha reagito andando in confusione, recupera meno palloni del solito a partita ma soprattutto perdendone tanti.

Kvaratskhelia 5 – I tecnici che si sono succeduti gli hanno chiesto movimenti non suoi, questo è vero. Però in tutta la stagione non ha saputo dare un guizzo. Uno solo. Ostinato nei dribbling, un pesce fuor d’acqua dagli schemi anziché essere leader deve aggrapparsi disperatamente ai suoi compagni. Solo con Calzona si è iniziato a vedere un barlume di quello che era il georgiano lo scorso anno.