In Irpinia il progetto Polis ridisegna gli uffici postali: “Un nuovo volto per i piccoli centri”

In Irpinia il progetto Polis ridisegna gli uffici postali: “Un nuovo volto per i piccoli centri”

AVELLINO — In una provincia dove i borghi sotto i cinquemila abitanti sono la regola più che l’eccezione, Poste Italiane sta ridisegnando il ruolo degli uffici postali, trasformandoli da semplici sportelli di servizio a veri e propri hub civici di prossimità. Il progetto si chiama Polis ed è uno dei più ambiziosi del piano nazionale per ridurre il divario digitale tra città e aree interne.

Lanciato due anni fa e sostenuto da risorse del Pnrr e del piano complementare, Polis ha già prodotto effetti tangibili in Irpinia: 54 uffici postali della provincia di Avellino hanno completato la transizione e altri seguiranno, per un totale di 115 sedi entro il 2026. A livello regionale, il programma toccherà 465 uffici campani.

La trasformazione è evidente non solo nelle strutture – rinnovate con nuovi arredi, postazioni ergonomiche e dotazioni digitali – ma soprattutto nelle funzioni. Negli sportelli già operativi i cittadini possono ottenere certificati anagrafici e previdenziali, scaricare documenti attraverso totem digitali e, in alcuni comuni, accedere a servizi giuridici semplificati, come le istanze per la nomina dell’amministratore di sostegno.

A Mercogliano, uno dei primi centri a sperimentare il progetto, l’ufficio postale è diventato un modello: illuminazione a basso consumo, vetrine multimediali, dispositivi informativi e spazi ridisegnati per migliorare l’accoglienza. “È un cambiamento che si percepisce non appena si entra,” racconta un pensionato in fila per il cedolino. “Ora si può fare tutto senza dover prendere la macchina e andare in città.”

Dietro la modernizzazione c’è un obiettivo più ampio: alleggerire la burocrazia per le amministrazioni locali, ridurre gli spostamenti dei cittadini e, con essi, le emissioni di CO₂. Secondo le stime, entro il 2026 il progetto potrà generare un impatto sul Pil nazionale superiore al miliardo di euro.

Il linguaggio dei numeri conferma la portata dell’iniziativa: 7.000 uffici nei piccoli comuni italiani sono coinvolti, con un investimento complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro, di cui 800 milioni provenienti da fondi pubblici e circa 400 milioni messi in campo direttamente da Poste Italiane.

Per molti borghi dell’Irpinia, che negli ultimi decenni hanno conosciuto spopolamento e riduzione dei servizi, Polis rappresenta un tentativo di invertire la rotta. Se avrà successo, non si limiterà a modernizzare gli uffici postali, ma contribuirà a ridefinire il legame tra cittadino, istituzioni e territorio.