IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO” DI CHRISTOPHER NOLAN (2012)

IL CAVALIERE OSCURO   IL RITORNO” DI CHRISTOPHER NOLAN (2012)

LA SCELTA DEL CAST…

IL CAVALIERE OSCURO   IL RITORNO” DI CHRISTOPHER NOLAN (2012)In questo capitolo conclusivo, inizialmente doveva tornare anche Joker (in un ruolo imprecisato), ma la prematura scomparsa del grandioso Heath Ledger (che vinse anche un oscar postumo per l’interpretazione del pagliaccio principe del crimine) stravolse i piani di Nolan. Un villan come il Pinguino, ad esempio, non poteva esser preso in considerazione per la sua trilogia iper realistica, si pensò quindi all’enigmista, ma sotto alcuni aspetti poteva risultare un tantino simile al villan precedente e quindi si optò per un villan dalla straordinaria forza fisica: Bane. Addio quindi al venom, in favore di una maschera “anti-dolorifica”. Serviva dunque un attore capace di trasmettere emozioni allo spettatore con il solo ed unico utilizzo degli occhi, essendo tutto il resto del viso coperto dalla maschera: chi meglio di Tom Hardy. Oltre a lui al cast si aggiunsero anche Marion Cotillard nei panni di Talia al Ghul, Anne Hathaway in quelli di Catwoman e Joseph Gordon-Levitt nei panni del valoroso agente Robin John Blake.

IL FILM…

Sette anni dopo l’omicidio di Dent, che lo ha portato a ritirarsi definitivamente dalla scena, Bruce Wayne è costretto a tornare nei panni di Batman per fronteggiare un mercenario di nome Bane, ex membro della Setta delle Ombre, che si fa prosecutore dell’opera di “sterminio” di Gotham City iniziata da Ra’s al Ghul (che in questo capitolo riappare per alcuni flashback ambientati nel passato e sotto forma di una sorta di allucinazione dello stesso Bruce, al fine di evidenziare e omaggiare un’immortalità nei fumetti del personaggio, che nel contesto ultra-realistico nolaniano non poteva essere in alcun modo possibile). Questa volta il nostro dovrà salvare la città di Gotham, dall’incombere di un convertitore di un nucleo di un reattore per l’energia pulita convertito in una bomba atomica: l’apparentemente inevitabile morte dei cittadini, ritenuti da Bane criminali e colpevoli, contribuirà ancor di più ad enfatizzare l’atmosfera apocalittica del film che toccherà il suo apice in un finale ricco di colpi di scena.

IL CAVALIERE OSCURO   IL RITORNO” DI CHRISTOPHER NOLAN (2012)In tal senso, un plauso va soprattuto al compositore Hans Zimmer, che ha reso ogni momento clou di questa trilogia assolutamente pazzesco.

A proposito dell’antagonista principale, la sua scelta non è affatto casuale.

L’unica altra trasposizione live-action del personaggio è quella di “Batman & Robin”, il cui adattamento italiano lo ribattezza “ Flagello”: tuttavia, il nemico di Batman era privo di alcun tipo di personalità. Serviva dunque, in primis un nuovo adattamento che sapesse davvero valorizzare il personaggio del mastodontico Bane, piuttosto che relegarlo ad un ruolo pari a quello di una macchietta priva di personalità e, in secondo luogo, urgeva un personaggio che doveva porsi in netto contrasto con un Bruce Wayne che torna ad indossare i panni di Batman, ma che non è più Batman.

In questo terzo ed ultimo capitolo della saga nolaniana dedicata al cavaliere oscuro, Bruce paga lo scotto dei tanti anni da vigilante: non ha più la forza fisica di un tempo; le mille battaglie passate hanno lasciato dei segni indelebili sul suo corpo (sarà persino costretto ad indossare un particolare tutore alla gamba).

Al primo scontro diretto contro il mercenario nato nell’oscurità, Bruce le prenderà di brutto (e in riferimento al fumetto…. gli spaccherà anche la schiena), perchè la vittoria l’ha sconfitto. Ormai, il possente paladino di Gotham non è che un lontano ricordo, l’ombra di ciò che era un tempo: Batman non esiste più, è un eroe decaduto sia nello spirito che nel corpo.

Perde addirittura la sua figura paterna, Alfred, il quale decide di andarsene per fargli tornare il senno della ragione e a farlo chiudere definitivamente con il suo alter-ego, perchè oltre la caverna c’è un’intera vita che lo aspetta; come se non bastasse, a ciò si aggiunge anche il timore di seppellirlo insieme ai suoi genitori. Sa che Bruce non è più Batman e, a peggiorare la situazione, è la verità sulla lettera di Rachel prima di morire; lettera in cui il compianto amore afferma di aver scelto di sposare Harvey Dent e non lui.

È un eroe spogliato ormai di tutto, fatto completamente a pezzi.

In questo capitolo finale anche il commissario Gordon acquisisce un nuovo ancor più centrale. Viene introdotto anche un nuovo personaggio: un nuovo poliziotto, chiamato Robin John Black, interpretato da Joseph Gordon-Levitt, rimasto orfano anche lui e sospinto dagli stessi ideali che aveva Bruce agli albori della sua carriera da vigilante.

Intuendo, sin da piccolo, che dietro la maschera di Batman in realtà si celasse il ricco miliardario, erede della dinastia Wayne, sarà proprio John a far comprendere a Bruce quanto il suo ritorno sia necessario. La presenza di questo nuovo personaggio (che alla fine della pellicola si appresta a  prendere il posto di Bruce), oltre a fungere anche un po’ da omaggio al personaggio di Robin, funge anche da “promemoria” per lo spettatore, a cui appare ancor più evidente quanto, in realtà, il cavaliere oscuro sia cambiato nel corso del tempo e dopo tanti anni di combattimento della criminalità organizzata della sua amata città.

Altro personaggio di spicco è la Catwoman/Selina Kyle di Anne Hathaway, la quale non fa affatto rimpiangere la Pfeiffer (che vestì i panni della gatta ladra nel film “Batman – Il ritorno” del 1992); anzi, a dirla tutta il suo personaggio, pur non avendo lo stesso background della versione degli anni 90’, risulta essere ancor più sensuale.

Pur essendo ritenuto dai fan del personaggio, il lungometraggio più debole della trilogia, questo terzo capitolo risulta essere un degno, nonché gratificante ed entusiasmante epilogo per l’uomo pipistrello.

Inizia (Batman Begins), cade (Il cavaliere oscuro), si rialza (Il cavaliere oscuro – il ritorno).

Un Batman rappresentato nella maniere più umana possibile, un Batman pronto a fidarsi del prossimo (crede in Harvey Dent, dà una seconda possibilità a Selina, si affida spesso a Lucius Fox e cerca riparo e conforto nel suo padre putativo, Alfred) e a credere nel bene e nel cambiamento delle persone.

Quello messo in scena da Christian Bale, è il Batman definitivo, quello che dopo aver sconfitto sia i suoi demoni interiori che quelli della città di Gotham, può finalmente ritirarsi dalle scene, simulando la sua morte e portando a compimento il suo obiettivo iniziale: essere un simbolo.

Il Crociato Incappucciato è destinato a restare nell’immaginario collettivo della città e le sue gesta con esse.

IL CAVALIERE OSCURO   IL RITORNO” DI CHRISTOPHER NOLAN (2012)Batman si spoglia della sua connotazione terrena, per assumerne un’altra: quella divina.

Mentre Bruce Wayne può finalmente godersi la sua vita, dinnanzi ad un Alfred che finalmente nota che suo “figlio” ce l’ha fatta ad uscire dall’oscurità.

Il finale tanto atteso di questa trilogia porta il percorso del cavaliere oscuro a compimento: il bambino che aveva paura dei pipistrelli, non si è limitato a diventare un uomo; egli diventa leggenda ed in quanto tale non morirà mai.

 CITAZIONE CELEBRE 

“Chiunque può essere un eroe, anche un uomo che fa una cosa semplice e rassicurante come mettere un cappotto sulle spalle di un bambino per fagli capire che il mondo non è finito!”

(Batman svela la sua identità a Gordon)