FORINO: Quando l’incendio dei residui vegetali delle sterpaglie di campagna diventa comune psicosi

FORINO: Quando lincendio dei residui vegetali delle sterpaglie di campagna diventa comune psicosi

FORINO: Quando lincendio dei residui vegetali delle sterpaglie di campagna diventa comune psicosiArriva l’autunno e chi vive in zone collinari come Forino, si accorge della ciclicità della natura, con la stessa misura di ciò che può essere la vita per tutti gli essere umani che vivono su questa terra. Uno degli elementi di questa tediosa stagione, e’ anche però caratterizzata dalla cospicua caduta di foglie da varie piante che compongono il paesaggio che in tal caso lo rendono bello e triste allo stesso momento. Una volta i locali contadini , dalla caduta delle foglie dalle piante di nocciuola e castagna ricavavano concime naturale ed homus per il sottostante terreno facendone marcire il loro stesso contenuto sotto le stesse piante , fin alla primavera tempo di puta e pulizia. Ora però sembra che tale abitudini siano cambiate , sembra davvero che appena il contadino locale sbircia qualche foglia sul proprio latifondo, la stessa deve finire”arrostita, bruciata” quasi come un assillo, una moda comune divenuta psicosi generale di quasi tutti i forinesi. Tutto ciò a grave discapito dell’intera collettività, dei tanti cittadini che devono subire l’ennesimo abuso alla propria salute come se questo non fosse già bastato nei mesi di agosto e settembre tempo di raccolta nocciuole e castagne. Fatto sconcertante , irresponsabile ed inaccettabile vedere Forino anche a fine novembre trasformarsi in una Milano di fumi tossici , caligine , intossicazione gratuita per tutti. Ci si può comprendere i mesi di raccolta nocciole e castagne , e già si fa fatica, visto che tanti seppur le precise ordinanze danno orari per l’accensione di questi fumi tumorali volanti, qualcuno sforano gli stessi, la comprensione si può anche concedere in quanto ognuno deve pur vivere di qualche sostentamento , ma in tal caso il fatto sembra inaccettabile visto che da quattro giorni e più, dal primo pomeriggio a Forino non si respira più. Davvero un obbrobrio. Seppur le ordinanze regolavano, l’accensione fuochi fino al 30 settembre c.a e’ pur vero che l’articolo 452 codice penale sull’inquinamento ambientale senza entrare nel merito , beh quello regola la questione tutto l’anno solare indicando taluni gravosi comportamenti altrui come reati puniti duramente a norma di legge.Confidiam allora che le locali autorità locali di pubblica sicurezza come nel loro solito fare , possano vigilare e contrastare queste barbare consueitudini penali, per il bene comune e l’interesse di tutta la salute pubblica forinese altrimenti non ci rimane come al solito affidarci al buon Dio affinché possa concederci il prezioso dono dell’oro blu che scende dal cielo , da oggi ed ogni giorno fino ai principi della prossima primavera. DANIELE BIONDI