Dopo le dichiarazioni di Bancardi sugli abbattimenti, Vitale, Tripaldi, Cutolo e Iovino scrivono al Ministero dei Beni Culturali per la Villa Comunale di Nola.

Dopo le dichiarazioni di Bancardi sugli abbattimenti, Vitale, Tripaldi, Cutolo e Iovino scrivono al Ministero dei Beni Culturali per la Villa Comunale di Nola.

I consiglieri comunali Mariafranca Tripaldi, Domenico Vitale, Arturo Cutolo e Vincenzo Iovino, intervengono sulla vicenda Villa Comunale di Nola. Inviata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Napoli una richiesta di accesso agli atti per conoscere quali interventi sono stati intrapresi a tutela della Villa Comunale e quale sia lo stato della procedura di valutazione della dichiarazione di interesse culturale.

A seguito delle dichiarazioni del Sindaco Geremia Biancardi e di alcuni ambientalisti locali secondo i quali, entro breve tempo, sarebbero stati avviati i lavori di abbattimento degli alberi secolari e monumentali della Villa Comunale di Nola, i consiglieri chiedono, con una nota formale al Ministero, che la cittadinanza venga informata dei procedimenti autorizzativi di una tale operazione.

“Ringraziamo sentitamente, come cittadini, – dichiara una nota diffusa dal Comitato Civico ‘Salviamo il Montezuma’ – l’impegno assunto dai consiglieri comunali Vitale, Tripaldi, Cutolo e Iovino per la tutela dei beni comuni della nostra città.

È paradossale che, nonostante una inchiesta giudiziaria in corso, Biancardi continui ad esprimere dichiarazioni così gravi senza nemmeno il supporto di atti amministrativi che le giustifichino. Anche perché, bisogna chiarirlo, il sequestro cautelare degli alberi della Villa Comunale ad opera della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola è avvenuta, nel giugno 2015, proprio perché Biancardi procedeva al taglio degli alberi senza che la Soprintendenza si fosse pronunciata sull’iter di dichiarazione interesse storico della Villa stessa.

Indipendentemente dall’inchiesta penale in corso da più di un anno, i tagli non potrebbero eseguirsi senza che prima la Soprintendenza si sia pronunciata sull’interesse storico ancora da stabilire, e sul vincolo paesaggistico che già grava sulla Villa Comunale.

Ancora più paradossale – continua la nota del Comitato Civico – è che al sindaco di Nola si uniscano le voci di alcuni ‘ambientalisti’ locali il cui interesse dovrebbe essere di salvaguardare i beni comuni ambientali della Città dei Gigli e, soprattutto, garantire la regolarità delle procedure rispetto a una vicenda tanto importante invece che fare da ‘stampella’ alle dichiarazioni, istituzionalmente improprie, del nostro primo cittadino.

Ultimo tassello di una vicenda obbrobriosa e indegna di un regime che si voglia dire democratico – conclude la nota – è che si debba assistere alla palese ostilità da parte dell’Amministrazione Comunale rispetto alla dichiarazione di interesse storico della Villa Comunale di Nola. La procedura, avviata dai cittadini come previsto dalla normativa, avrebbe dovuto essere già da anni richiesta e sostenuta dall’Amministrazione comunale che ha il dovere istituzionale di tutelare nel miglior modo possibile i beni materiali e immateriali della Città. Invece Biancardi continua a ignorare, se non osteggiare, il procedimento pendente presso la Soprintendenza e ciò mentre alcuni suoi addetti stampa, su giornali e blog, continuano a disinformare e ad alterare le notizie relative alla vicenda per coprire le responsabilità e confondere l’opinione pubblica.”

Si attende ora la risposta del Ministero alla richiesta dei consiglieri comunali.

Nei prossimi giorni, come annunciato dal Sindaco e da alcuni bloggers vicini all’amministrazione, dovrebbe anche essere resa nota la perizia disposta dal Pubblico Ministero titolare delle indagini sulla Villa Comunale. Il giugno nolano 2016 si prospetta un giugno ‘bollente’ per quanto riguarda il verde pubblico.

L’Ufficio Stampa del Comitato Civico ‘Salviamo il Montezuma’