Disparità informative nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Un divario tra regioni e una sfida per la trasparenza

Disparità informative nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Un divario tra regioni e una sfida per la trasparenza

Disparità informative nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Un divario tra regioni e una sfida per la trasparenzadi Salvatore Guerriero (Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO)

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un ambizioso progetto che coinvolge una vasta rete di soggetti attuatori, dal governo centrale agli enti locali, con l’obiettivo di stimolare la ripresa economica e affrontare sfide cruciali. Tuttavia, emergono preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla coerenza delle informazioni fornite, evidenziando un divario significativo tra le regioni italiane. La piattaforma Regis, istituita per monitorare gli interventi su scala nazionale, è operativa dal 2022 ma accessibile solo agli addetti ai lavori. Sebbene fornisca informazioni sulla natura degli interventi e le risorse assegnate, mancano dettagli critici come lo stato di avanzamento dei lavori e le risorse effettivamente spese. Sebbene 15 regioni su 20 abbiano creato siti dedicati al PNRR, il livello di dettaglio e la quantità di dati condivisi variano notevolmente. Solo Liguria, Valle d’Aosta e Toscana forniscono informazioni sull’avanzamento dei lavori, mentre solo la Toscana divulga dettagli sull’andamento della spesa. Le lacune nei dati Regis persistono, contribuendo a un divario informativo tra cittadini del sud e del resto del paese.

Nonostante miglioramenti nella qualità dei dati Regis nel tempo, persistono errori di geolocalizzazione, importi errati e informazioni incomplete sui soggetti attuatori. La mancanza di informazioni sullo stato di avanzamento dei progetti, presente in Regis ma non resa pubblica, solleva interrogativi sulla trasparenza complessiva del sistema.

Quindici regioni hanno creato siti dedicati al PNRR, ma l’assenza di Molise, Basilicata, Umbria, Puglia e Sicilia, che condividono solo sporadiche comunicazioni, evidenzia la necessità di risorse e strumenti adeguati. Anche tra le regioni attive, le differenze nella quantità e qualità delle informazioni pubblicate generano ulteriori disparità informative.

Dunque il PNRR richiede non solo un impegno regionale ma una revisione a livello nazionale. La necessità di informazioni coerenti, accessibili e dettagliate su Regis e attraverso i siti regionali è cruciale per garantire ai cittadini un accesso equo e completo a informazioni vitali sulle risorse pubbliche e i progetti che influenzano la loro vita quotidiana.

l’Italia deve affrontare la sfida di colmare il divario informativo, garantendo la trasparenza necessaria affinché il PNRR possa avere un impatto positivo su tutte le regioni del paese.
È in ballo il futuro dell’Italia.