Circumvesuviana, i Verdi: «A luglio soppresse altre 26 corse»

Circumvesuviana, i Verdi: «A luglio soppresse altre 26 corse»

«I trasporti campani continuano e vivere ore drammatiche. In particolare la Circumvesuviana è totalmente allo sbando. Per rilanciare e sanare il trasporto pubblico dopo quelle di Nello Polese sono a nostro avviso sono necessarie le dimissioni o il licenziamento in tronco anche dell’amministratore unico di Eav Valeria Casizzone – accusa il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli con Gianni Simioli della radiazza – persona di fiducia di Luigi Cesaro e suo ex assessore provinciale. La Casizzone che risulta guadagnare uno stipendio stratosferico è a nostro avviso uno dei principali responsabili dell’attuale situazione nella quale riversa la Circumvesuviana».

«Corse, già in treni fatiscenti, saltate o del tutto annullate a causa della scarsità di materiale rotabile. I treni a disposizione vengono per lo più riparati con dei pezzi di ricambio rottamati. Oramai la maggior parte dei pochissimi treni che transitano è costituita da un solo elettrotreno spesso privo di aria condizionata nonostante il gran caldo e vandalizzato – continuano i Verdi – Per non parlare dei capotreni picchiati come è avvenuto anche nell’ultimo weekend e delle porte squartate. Non bastava il rincaro dei titoli di viaggi – insistono Borrelli e Simioli – abbiamo scoperto addirittura l’enorme spreco di denaro del Campania Express fortemente voluto da Caldoro e Vetrella. Inoltre continua la riduzione delle corse che prima venivano ufficialmente giustificate come ritardi facendo esasperare ulteriormente i viaggiatori che si sentivano presi in giro».

«Nel mese di luglio sono state soppresse altre 26 corse e non si è mai certi dell’orario preciso in cui avverranno. A questo bisogna aggiungere che anche i collegamenti di Trenitalia stanno creando notevoli problemi in questi giorni di gran caldo. Noi chiediamo per questo al Presidente De Luca di intervenire rapidamente decapitando senza alcuna remora i protagonisti di questa gestione disastrosa a partire dalla Casizzone».