Castellammare di Stabia, uomo di 78 anni appicca incendio alla porta dei vicini: arrestato

Castellammare di Stabia, uomo di 78 anni appicca incendio alla porta dei vicini: arrestato

CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) — Una lite di condominio, alimentata da rancori e tensioni quotidiane, si è trasformata in un episodio drammatico nella notte .Un uomo di 78 anni, residente in via Brambilla, è stato arrestato con l’accusa di incendio doloso e lesioni personali dopo aver dato fuoco alla porta dell’appartamento dei suoi vicini.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Carabinieri, l’anziano avrebbe agito spinto dall’esasperazione per i rumori provenienti dall’abitazione confinante. Armato di una tanica di benzina e di un accendino, avrebbe cosparso la porta d’ingresso con il liquido infiammabile e appiccato le fiamme, nel cuore della notte, mentre i residenti dormivano all’interno.

Le fiamme e i soccorsi

Le fiamme hanno subito avvolto l’ingresso dell’appartamento, minacciando di propagarsi ulteriormente. È stata la prontezza degli stessi inquilini a evitare una tragedia: svegliati dal crepitio e dall’odore acre del fumo, sono riusciti a domare il rogo prima che le conseguenze diventassero irreparabili.

Tra gli occupanti vi era una donna di 38 anni, incinta, che ha riportato ustioni e ferite ai piedi, con una prognosi di circa 30 giorni. La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasferita in ospedale, dove resta sotto osservazione. Nessun altro componente della famiglia ha riportato ferite gravi, ma lo shock emotivo è stato notevole.

L’intervento delle autorità

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, che hanno messo in sicurezza l’area e avviato i rilievi. Durante la perquisizione sono stati sequestrati la tanica di benzina, un accendino e persino un coltello che l’uomo aveva con sé al momento dell’arresto.

I Vigili del Fuoco hanno confermato la natura dolosa dell’incendio, sottolineando come la velocità dell’intervento degli stessi residenti abbia evitato conseguenze potenzialmente mortali.

Un clima di tensione condominiale

Secondo quanto emerso dalle prime testimonianze, il 78enne covava da tempo rancore verso i vicini, accusati di comportamenti rumorosi e disturbanti. La lite di condominio, sfociata nella violenza, si inserisce in un contesto di tensioni che, purtroppo, non è raro nei palazzi delle grandi città italiane, dove rapporti logorati da anni di incomprensioni possono degenerare in episodi estremi.

Conseguenze giudiziarie

L’uomo è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di incendio doloso e lesioni personali aggravate. Gli inquirenti stanno raccogliendo ulteriori testimonianze per chiarire la dinamica e valutare eventuali aggravanti, mentre la Procura potrebbe contestare anche il reato di tentato omicidio, vista la gravità del gesto e il rischio corso dalle persone all’interno dell’abitazione.

Una tragedia sfiorata

L’episodio riaccende il dibattito sulla gestione dei conflitti condominiali e sulle fragilità sociali che spesso restano sommerse fino a quando non esplodono in gesti drammatici. In questo caso, la rapidità con cui gli inquilini si sono accorti dell’incendio e la tempestività dei soccorsi hanno impedito che una disputa privata si trasformasse in tragedia.