![Antonia-Caruso[1]](https://www.binews.it/wp-content/uploads/2016/06/Antonia-Caruso1-e1465293494686.jpg)
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Nel Partito Democratico irpino si delinea ormai con chiarezza la squadra che correrà alle prossime regionali. La candidatura del consigliere uscente Maurizio Petracca appare ormai confermata, mentre proseguono le valutazioni sugli altri nomi da inserire nella lista. Tra questi, uno dei profili che sta suscitando particolare interesse è quello della dottoressa Antonia Caruso, consigliere comunale di Avella.
Professionista stimata e profondamente legata al territorio, Caruso rappresenta una delle figure femminili più forti e riconosciute dell’area del Baianese. La sua candidatura darebbe voce al mondo civico e al tessuto sociale di una zona spesso trascurata nelle dinamiche regionali, offrendo al partito un volto nuovo ma radicato nella comunità. La sua possibile candidatura potrebbe avere un peso politico significativo nella cittadina archeologica di Avella e in tutto il Baianese, dove gode di un ampio seguito personale. Un elemento che, secondo diversi osservatori, potrebbe sottrarre consensi all’attuale consigliere regionale Enzo Alaia, tradizionalmente forte in quell’area.
Accanto a lei, in fase di valutazione, figurano anche altri nomi come Anna Nazzaro (consigliera comunale di Atripalda), Stefania Di Cicilia (già sindaca di Villamaina) e Laura Cervinaro (vicesindaca di Ariano Irpino). Ma è proprio Caruso a emergere come simbolo di rinnovamento e competenza, capace di intercettare il voto giovanile e femminile, e di rafforzare la rappresentanza dell’area Schlein in provincia di Avellino.
Non mancano, inoltre, discussioni interne sulla presenza di figure storiche del partito, come Rosetta D’Amelio, ex presidente del Consiglio regionale e attuale presidente della Commissione Garanzia del PD, e Giuseppe Caruso, presidente del Forum dei Giovani della Campania.
In questo quadro, la candidatura di Antonia Caruso si presenta come una scelta strategica per coniugare territorialità, rinnovamento e sensibilità sociale, rispondendo alla richiesta di una politica più vicina alle persone e meno ancorata alle logiche di partito.
