Alto Calore: approvata la fusione con ACP

Alto Calore: approvata la fusione con ACP

Si sono svolte le Assemblee dei Soci di Alto Calore. Alle ore 15,30 di ieri, in seconda convocazione, l’Assemblea di ACS (Alto Calore Servizi) e a seguire l’Assemblea di ACP (Alto Calore Patrimonio e Infrastrutture). Dopo aver atteso, come da prassi, la registrazione e il riconoscimento dei convenuti da parte del notaio, sono state rese note le quote di partecipazione dei Soci: il 70,05%. 
L’Amministratore delegato, il dottor Raffaello De Stefano, ha illustrato le azioni portate avanti in 12 mesi di attività e ha introdotto l’Ordine del giorno: il primo punto prevedeva Il reingresso del Comune di Montemiletto tra i Soci. Al momento del voto l’Assemblea si è espressa con parere favorevole pari al 99,28% dei presenti,nessun voto contrario, un solo astenuto. A seguire il voto dei Soci per liquidare e incorporare per fusione in Alto Calore Servizi S.p.a. la Società Patrimonio e Infrastrutture (ACP). Anche qui il voto espresso all’unanimità con un solo astenuto. Il risultato storico di oggi ha consentito innanzitutto l’aumento del capitale sociale di ACS con il reingresso nella compagine azionaria del Comune di Montemiletto.
Inoltre, con delibera di tutte e due le Società è stata decretata la fine della Società Alto Calore Patrimonio e Infrastrutture ed è stata approvata la fusione per incorporazione di ACP in ACS. “L’operazione di aggregazione delle due Società contribuisce a valorizzare i punti di forza della realtà aziendale, facendo ritornare in Alto Calore Servizi la proprietà delle infrastrutture idriche e la storica sede di Corso Europa. Risulta, dunque, rafforzata la struttura patrimoniale della Società razionalizzando il Patrimonio delle reti,degli impianti e delle infrastrutture idriche. Infine, il consolidamento delle consistenze patrimoniali, nell’ambito delle attività di Alto Calore Servizi S.p.a., consentirà di candidare l’Azienda e i Comuni Soci all’attribuzione di finanziamenti per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria e di investimenti per il riammodernamento degli impianti, in prospettiva dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato in Irpinia e Sannio”.