Bancomat fatti esplodere nella notte a Montemarano e Nusco: indagano i Carabinieri, in azione la “marmotta”

Bancomat fatti esplodere nella notte a Montemarano e Nusco: indagano i Carabinieri, in azione la “marmotta”

Due colpi notturni a distanza di pochi minuti e con la stessa modalità d’azione: è il bilancio di una notte ad alta tensione in provincia di Avellino, dove ignoti hanno fatto esplodere congegni artigianali – presumibilmente del tipo “marmotta” – per assaltare gli sportelli bancomat di due istituti di credito nei comuni di Montemarano e Nusco.

Secondo le prime ricostruzioni, il primo episodio si è verificato intorno alle ore 04:00 presso il bancomat della Banca MPS di Montemarano. Poco dopo, intorno alle 04:30, un’esplosione analoga ha colpito il bancomat della Banca di Credito Cooperativo (BBC) di Nusco.

In entrambi i casi, i malviventi avrebbero utilizzato una “marmotta”, un ordigno artigianale in grado di generare una forte esplosione all’interno del vano contanti dell’ATM. Il boato ha svegliato i residenti delle aree interessate, molti dei quali hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Montella, supportati dal Nucleo Investigativo di Avellino e dagli artificieri, per effettuare i rilievi tecnici e ricostruire la dinamica esatta degli assalti. In corso anche l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi degli sportelli.

L’ammontare del bottino è ancora in fase di quantificazione, ma i danni strutturali agli sportelli ATM sono ingenti. Le banche colpite stanno collaborando con gli investigatori per fornire ogni informazione utile alle indagini.

La tecnica della “marmotta” è già nota alle forze dell’ordine per la sua elevata pericolosità, sia per i danni materiali che per i rischi alla pubblica incolumità. Negli ultimi mesi, episodi simili si sono verificati anche in altri comuni campani, lasciando ipotizzare un gruppo criminale specializzato.

I Carabinieri mantengono massimo riserbo sull’identità dei sospetti e stanno procedendo con verifiche incrociate su eventuali veicoli sospetti avvistati nella zona, tracce biologiche e impronte digitali. Non si esclude alcun collegamento tra i due episodi, avvenuti a mezz’ora di distanza, a poca distanza l’uno dall’altro.