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A distanza di 25 anni, certe emozioni non svaniscono. Restano vive, forti, indelebili. La Scandone Avellino ha voluto rendere un omaggio sentito e carico di significato agli atleti, allo staff tecnico e dirigenziale della storica squadra che, il 25 maggio del 2000, conquistò la promozione in Serie A, scrivendo una delle pagine più belle della storia biancoverde.
Durante l’intervallo della gara casalinga contro San Paolo Ostiense, il PalaDelMauro si è trasformato in un luogo della memoria e del cuore. Un momento di grande coinvolgimento ed emozione, accompagnato dagli applausi del pubblico, che ha celebrato quegli uomini capaci di far sognare un’intera città.
È stato emozionante rivedere i volti dei protagonisti di quell’impresa: Capone, Mastroianni, Mescheriakov, Simeoli, Festa, Foraggio, Tufano, Dalla Libera, simboli di una squadra che seppe unire talento, sacrificio e spirito di appartenenza. Tutti gli eroi di quell’impresa sono stati nominati dalla voce di Salvatore Miano, storica voce della telecronaca del match contro Jesi, durante la celebrazione al Pala Del Mauro; tra questi anche Herb Jones, protagonista di quel roster e scomparso prematuramente quattro anni fa, ricordato dalla società con un post sui suoi canali social.
Alla cerimonia era presente anche un nutrito gruppo dello staff tecnico e dirigenziale che rese possibile quella storica cavalcata: Gigio Gresta, Antonello Pellecchia, il professor Grimaldi, il Notaio D’Amore, il direttore sportivo Menotti Sanfilippo, il dirigente addetto alla squadra avversaria Sabino La Sala, il dirigente addetto agli arbitri Nino Mondo e il dirigente accompagnatore Gerardo Mariella, ancora oggi dirigente della società biancoverde, oltre all’addetto stampa Salvatore Miano.
Presente inoltre la famiglia Melillo, con il figlio Attilio e la moglie, la signora Alma, per ricordare il grande contributo di Ciro Melillo, figura centrale e punto di riferimento per la Scandone di quegli anni, il cui ricordo resta vivo nella memoria del club.
Chi non ha potuto essere presente fisicamente ha comunque fatto sentire la propria vicinanza attraverso video messaggi diffusi sui social, tra cui quelli di Michele Maggioli, Andrea Grossi e dell’allenatore di quella squadra, Luca Dalmonte.
Particolarmente toccante anche l’omaggio alla famiglia di Paola Mauriello, cestista scomparsa prematuramente quest’anno, ma che in quegli anni era profondamente legata ai colori biancoverdi. Un ricordo carico di affetto e riconoscenza, accolto con rispetto e commozione da tutto il palazzetto.
Una celebrazione autentica, non solo di una promozione storica, ma di uomini, valori e legami che il tempo non ha scalfito. Perché la storia della Scandone Avellino continua a vivere nel cuore della sua gente, ieri come oggi.
