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La prima giornata delle elezioni regionali in Campania si chiude con un’affluenza pari al 32,07%, un dato nettamente inferiore rispetto alla precedente tornata del 2020, quando alla stessa ora aveva votato il 38,91% degli aventi diritto. Un calo di quasi sette punti percentuali, che conferma la tendenza alla disaffezione e una partecipazione più fredda rispetto al passato.
La rilevazione è praticamente completa, con 5.824 sezioni su 5.825.
Il dettaglio provinciale: calo ovunque
La flessione dell’affluenza è omogenea in tutte le province:
Caserta
34,09% (contro il 40,20% del 2020)
È la provincia con il dato più alto, ma anche qui si registra una forte riduzione della partecipazione.
Napoli
32,24% (38,85% cinque anni fa)
Il calo incide fortemente sulla media regionale, trattandosi dell’area più popolosa.
Salerno
31,85% (39,62% nel 2020)
Calo di quasi otto punti, tra i più ampi registrati.
Avellino
29,92% (contro il 37,01%)
Seconda provincia più bassa per affluenza.
Benevento
28,92% (36,22% nel 2020)
Il Sannio chiude con la partecipazione più bassa dell’intera regione.
Un calo costante durante tutta la giornata
La dinamica della domenica mostra una partecipazione costante ma poco incisiva:
8,25% alle ore 12
25,86% alle ore 19
32,07% alle ore 23
Un incremento progressivo che, però, non è bastato a ridurre il divario con la precedente tornata regionale.
Il passo è stato costante, ma non abbastanza per avvicinare i livelli del passato.
La prima giornata si chiude con una Campania in netto calo di partecipazione rispetto alla precedente tornata regionale. La sfida della seconda giornata sarà recuperare terreno e capire se la regione riuscirà ad avvicinarsi ai livelli del passato o se questa edizione segnerà uno dei dati di affluenza più bassi degli ultimi anni.
