“ACCADDE OGGI” 24 novembre 1991: Freddie Mercury rivela di essere malato di AIDS. Il mondo della musica sotto shock

ACCADDE OGGI 24 novembre 1991: Freddie Mercury rivela di essere malato di AIDS. Il mondo della musica sotto shock

Il 24 novembre 1991 resterà scolpito nella storia della musica come uno dei giorni più drammatici e significativi. In quella data, con un comunicato ufficiale diffuso ai media, i Queen annunciarono al mondo che Freddie Mercury, loro leggendario frontman, era gravemente malato di AIDS. Era la prima volta che l’artista confermava pubblicamente le voci sul suo stato di salute, dopo anni di speculazioni e smentite.

La dichiarazione, firmata dallo stesso Mercury, parlava senza giri di parole della sua battaglia contro la malattia e del motivo del suo riserbo: proteggere la propria privacy e quella delle persone accanto a lui. Il comunicato sottolineava anche il desiderio dell’artista di sostenere la lotta all’AIDS e di promuovere una maggiore consapevolezza sulla malattia.

La notizia fece rapidamente il giro del mondo, generando un’ondata di emozione e incredulità tra fan, colleghi e stampa. Ma lo shock diventò ancora più profondo il giorno successivo: il 25 novembre 1991, appena 24 ore dopo il comunicato, Freddie Mercury morì nella sua casa di Kensington, a Londra, a 45 anni.

La tempestività degli eventi rese la tragedia ancora più sconvolgente. Le condizioni dell’artista si erano aggravate irrimediabilmente nelle settimane precedenti, ma Mercury aveva scelto di mantenere un profilo pubblico estremamente riservato, comparendo in pubblico sempre più raramente. Gli ultimi lavori in studio, realizzati con difficoltà ma con straordinaria dedizione, testimoniano la sua volontà di continuare a creare musica fino all’ultimo.

La sua morte ebbe un impatto enorme sulla percezione dell’AIDS nell’opinione pubblica. Molti storici ricordano quel 24 novembre come un punto di svolta nella sensibilizzazione globale sulla malattia: la figura di Freddie Mercury contribuì più di chiunque altro a infrangere il tabù sociale che circondava l’HIV negli anni ’80 e ’90.

A distanza di oltre trent’anni, la voce e l’eredità artistica di Freddie Mercury continuano a influenzare generazioni di musicisti e appassionati. Il 24 novembre resta una data simbolica, non solo per la musica, ma per la storia della lotta all’AIDS e per la dignità con cui un artista straordinario scelse di affrontare la sua ultima battaglia.