di Gianni Amodeo
Foto di Luciano Mascheri
E’ più che eloquente, il dato riferito al contesto territoriale dell’Unione intercomunale dell’Alto Clanio. E fa risaltare l’incremento, relativamente costante nel corso degli ultimi anni, delle patologie urologiche con le correlate inferenze di tipologie tumorali nell’attestarsi su indici del tutto significativi, specie se si rapportano, com’è normale che si determini sul piano statistico, alla dimensione della popolazione residente nelle Sei municipalità dell’Unione, pari a 27 mila abitanti; indici, che, seppure non afferiscano, nello stato presente, al livello di guardia, certamente configurano, nella loro dimensione complessiva, un quadro che impone un’attenta riflessione ed una congrua analisi, il cui cardine primario è costituito dalla Scienza medica e dai trattamenti terapeutici che le tecnologie più evolute permettono di realizzare al meglio, con rilievo per la laparoscopia e, in specifico, in funzione delle importanti applicazioni della chirurgia robotica, sulle cui innovative frontiere s’innerva l’ intelligenza artificiale con esiti e riscontri di considerevole valenza efficacia ed appropriatezza di cura e intervento proprio a fronte delle patologie urologiche.
In questa prospettiva si colloca il Focus, animato e sviluppato, nel Teatro Colosseo, dal professore Ciro Imbimbo, ordinario della Facoltà di Medicina della Federico II, nell’ambito delle iniziative che il Circolo socio-culturale L’ Incontro, indice e propone con precipue finalità di divulgazione a tutt’arco sui Percorsi della conoscenza nella vasta raggiera dei Saperi. Un approccio di concorso e partecipazione, per quanto possibile, verso tutte quelle condizioni ed opportunità che promuovono le interazioni tra istituzioni e comunità cittadina per la qualità di vita del territorio e del generale benessere, come evidenziava Carlo Melissa nell’introduzione del Focus, mentre il sindaco Enrico Montanaro nell’indirizzo di saluto marcava l’importanza qualificante dell’iniziativa de L’Incontro, sottolineando la funzione che spetta sia alla prevenzione metodica che all’informazione puntuale sulla complessa problematica delle patologie urologiche. Un versante, per il quale annunciava l’impegno dell’amministrazione comunale per la realizzazione di una campagna di prevenzione mirata.
Articolati e più che esaurienti i passaggi, con cui il professore Ciro Imbimbo illustrava, nel linguaggio argomentativo ed esplicativo, sia la natura che la genesi delle patologie urologiche, sulla cui presenza e diffusione esercita una particolare incidenza l’ invecchiamento, con indicazioni oscillanti tra i 50 e 60 anni. Tra gli aspetti più interessanti del Focus, le situazioni di rischio e incubazione delle patologie urologiche, per lo più, asintomatiche e che, come tali, richiedono controlli medici periodici e costanti. Ampi e dettagliati gli spazi, che Imbimbo riservava alla ricognizione della chirurgia robotica nel contrasto alle patologie urologiche, dal trattamento dei reni e delle vie urinarie alle connesse inferenze tumorali della prostata. Di pari interesse e rilievo la rivisitazione della storia della medicina del nostro tempo, con il riferimento ai primi approcci, antesignani, per dir così, di quella ch’è, oggi, la chirurgia robotica, e praticati negli States, sul finire degli anni ’50 del secolo scorso; approcci programmati, per curare i feriti in zone di guerra da postazioni remote. Una sperimentazione che non ebbe i riscontri positivi attesi, diventati, invece, concreta realtà appunto nella chirurgia robotica, in virtù degli straordinari progressi dell’evoluzione tecno–scientifica contemporanea, con cui in chirurgia è possibile intervenire da remoto, anche su macro-distanze. E ciò è reso possibile dall’efficienza funzionale della fibra ottica, in grado di assicurare rappresentazioni tridimensionali e migliori livelli di ingrandimento dell’organo da sottoporre ad intervento, con maggiori standard di precisione nell’intera procedura che, con la guida del chirurgo e dell’assistente manovratore, regola l’azione del robot.
Un Focus di lampante chiarezza, tratteggiato solo per sommi e scarni capi, ma con tanto da apprendere e conoscere. Ed il merito va per intero al professore Ciro Imbimbo, anche per la versatile capacità, con cui ha dialogato dal palcoscenico del Colosseo con vari interlocutori, fornendo loro chiarimenti più che esaurienti su personali problematiche, dubbi e assilli. Un bel e proficuo dialogo che onora l’uomo di cultura. E d’impegno civico.
