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Terzigno – Il cuore verde del Parco Nazionale del Vesuvio brucia senza sosta. Le fiamme divorano la pineta, creando un muro di fuoco e una colonna di fumo visibile fino a Napoli e alla costiera.
Il paesaggio oggi ricorda le vecchie cartoline del “Vesuvio col pennacchio”, ma qui non c’è nulla di pittoresco: è il segno di un disastro ambientale in atto.
Sul posto vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri forestali combattono un fronte di fiamme alimentato da vento e caldo torrido. Intanto, la pineta perde ettaro dopo ettaro, e l’odore acre di bruciato avvolge le case. La paura, insieme alla rabbia, cresce tra i cittadini.
