
![]()
L’incendio che ha colpito ieri pomeriggio il CIS di Nola ha avuto conseguenze significative sull’area circostante. Le fiamme hanno interessato un deposito di materiale plastico dell’azienda Gesco, estendendosi su circa 3.000 metri quadrati e coinvolgendo almeno due capannoni .Le squadre dei Vigili del Fuoco, supportate da mezzi speciali e autobotti, sono riuscite a circoscrivere l’incendio, evitando il coinvolgimento di strutture adiacenti . Tuttavia, una densa colonna di fumo nero si è sollevata, visibile a chilometri di distanza, e l’odore acre di bruciato persiste ancora oggi in diverse località del Nolano.
L’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) ha immediatamente attivato le proprie centraline mobili e fisse nelle frazioni di Polvica e Boscofangone per monitorare la qualità dell’aria, in particolare la presenza di diossine, furani e altre sostanze nocive . I primi risultati delle analisi sono attesi nelle prossime ore.
In via precauzionale, i sindaci dei comuni di Nola, Cimitile e Comiziano hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata odierna . Inoltre, è stato raccomandato ai cittadini di:
- Tenere porte e finestre chiuse;
- Spegnere condizionatori e impianti di ventilazione che prelevano aria esterna;
- Limitare al minimo gli spostamenti all’aperto, soprattutto in presenza di vento proveniente da sud-ovest .
La Procura di Nola ha aperto un fascicolo per incendio e inquinamento ambientale, affidando ai tecnici dei Vigili del Fuoco indagini approfondite per accertare l’origine del rogo .
Si invita la popolazione a seguire esclusivamente gli aggiornamenti diffusi dai canali ufficiali del Comune di Nola, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Ulteriori informazioni saranno fornite non appena disponibili.
