NOLA. Un Istituto superiore al servizio del territorio.Il Masullo-Theti: 70 anni di storia, per guardare al futuro. Il 21 maggio si celebra l’evento nel complesso di via Mario De Sena

NOLA. Un Istituto superiore al servizio del territorio.Il Masullo Theti: 70 anni di storia, per guardare al futuro. Il 21 maggio si celebra l’evento nel complesso di via Mario De Sena

Domani, domenica 18 maggio, ricorre la Giornata internazionale dei Musei, l’evento che costituisce il maggiore e più rilevante polo di conoscenza divulgativa  del patrimonio, in cui si dispiega l’universale cammino dell’ incivilimento dei popoli e dellumanità. Una ricorrenza che coincide con il 70 anniversario dell’ Istituzione del MasulloTheti, risalente all’anno scolastico 195455, per la formazione professionale e specialistica di ragionieri e geometri, attualmente Istituto superiore per la formazione professionale e specializzata in attività economico commerciali e negli ambiti delle costruzioni, dellambiente e del territorio.

            70 anni di storia, per guardare al futuro al servizio della formazione delle giovani generazioni del territorio, stando al passo con i tempi e il progresso civile nella circolazione e diffusione delle idee e delle competenze professionali. Un avvenimento per la struttura formativa di via Mario De Sena, che sarà onorato con Focus culturali mercoledì prossimo, 21 maggio, con inizio alle ore 10,00. L ’importante coincidenza sarà caratterizzata dall’apertura al pubblico al Museo dellArte vetraria, simbolo dell’artigianato-artistico e della vita produttiva della città. Museo, inaugurato nel luglio del 2020, di cui si ri-propone la cronaca pubblicata su queste colonne.

di Gianni Amodeo –  Fotoservizio di Mira Bifulco (Articolo luglio 2020)

 Sono di  raffinata eleganza e pregevole qualità, i modelli e prototipi con cui si connotavano sia le produzioni di largo uso e costante richiesta,come bicchieri,caraffe, bottiglie, contenitori per oleifici e distillerie, sia vasi, lampadari e brocche in stilizzate  forme artistiche, disegnate con l’ardua tecnica della lavorazione a soffio del vetro, ispirata dalla Grande e nobile tradizione dei Maestri di Murano. Una variegata gamma di produzioni ormai da collezione, che si può ammirare in ordinata rassegna nell’appena inaugurato Museo scolastico, allestito negli spazi dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri,  intitolato alla memoria di Antonio Masullo e Carlo Theti, ambedue nolani, il primo figura di imprenditore moderno, il secondo tra i migliori architetti ed ingegneri-progettisti di fortezze militari  che fu al servizio di Principi italiani e stranieri nell’Europa del ‘500, ideatore e geniale realizzatore di innovative strumentazioni tecnologiche, tra cui il compasso a più scale, utilissimo per eseguire calcoli ad alta precisione, oltre che le misure delle altezze e delle distanze, mentre erano ancora di là da venire gli algoritmi e gli  input ad alta sofisticazione dell’intelligenza artificiale; Museo, che resterà aperto ancora per pochi giorni al pubblico fino a sabato prossimo, 11 luglio, dalle ore 9,00 alle ore 11,00 e dalle ore 18,00 alle ore 20,00, con turnazioni che, ovviamente, cambieranno con il nuovo anno scolastico, 2020\2021 che inizierà il 24 settembre. E’ la variegata esposizione,il cui cuore pulsa delle tonalità di quell’Arte vetraria, che ha rappresentato in città e sul territorio per almeno un secolo non solo l’affidabile certezza di una visione imprenditoriale ben strutturata, ma anche la garanzia e la continuità di lavoro per le maestranze locali, altamente specializzate e qualificate.

Si tratta di una storia tuttanolana che si dipana, discreta e sobria, dalla seconda metà dell’ Ottocento, per proiettarsi sui tornanti della prima parte del Novecento lungo i quali, specie dopo il secondo dopo-guerra mondiale,  toccando l’apice della produttività, in virtù della quale le Vetrerie Masullo e le Vetrerie Cerasuolo, con i loro efficienti sistemi di fabbrica hanno concorso a rendere  la Campania autentica eccellenza del Sud , in grado di competere sui mercati  senza difficoltà  nel comparto vetrario a fronte degli ultra-rinomati poli manifatturieri del Veneto e della Toscana.

NOLA. Un Istituto superiore al servizio del territorio.Il Masullo Theti: 70 anni di storia, per guardare al futuro. Il 21 maggio si celebra l’evento nel complesso di via Mario De Sena E’ la bella storia,in cui l’ingegnosa cultura del lavoro specializzato e della creativa laboriosità è stata coniugata e vissuta al meglio e compiutamente con la cultura del “fare impresa”. E’ la storia dell’ Arte vetraria, quella che la Scuola, nella fattispecie il MasulloTheti con i suoi due moderni plessi di via Mario De Sena, recepisce e accoglie; un magnifico tassello, destinato a rapportarsi con altre storie di lavoro e impresa che il territorio ha espresso, nel  segno della rinomata affidabilità e di importanti livelli occupazionali di lavoro produttivo, dalle varie filiere artigianali all’agricoltura e all’agro-alimentare. Una patrimonio di valori ideali e di cultura materiale,lasciato disperdere nei mille ingannevoli rivoli dell’assistenzialismo clientelare che svilisce la mente e la dignità personale, fiaccando lo spirito d’iniziativa, un patrimonio di valori ideali e di cultura materiale, al contempo, che,invece, va recuperato e rimesso al centro della realtà e della vita sociale dei territori. Sotto questo aspetto, il Museo scolastico risponde all’esigenza di far conoscere alle giovani generazioni le positività e i punti di forza del passato, per costruire il presente e il futuro. Una scelta di missione che connette ed integra la Scuola nel territorio e nella società di cui è parte, per far dischiudere orizzonti aperti al sapere e al lavoro, bussole d’orientamento irrinunciabili per le giovani generazioni e la civile evoluzione della società.

E torna davvero  calzante ed originale per la carica suggestiva che evoca, il logotipo immaginato e scelto, per identificare il Museo del MasulloTheti. E’ l’Icosaedro, uno dei cinque poliedri della Geometria solida, che nella concezione di Platone, ispirata dalla visione di Pitagora danno forma e corpo ai quattro elementi costitutivi  dell’ Universo Cosmo.  Ed è  l’acqua l’elemento cosmico che l’ icosaedro rappresenta con le sue venti facce triangolari, che ne simboleggiano la fluidità e la mutevolezza delle forme, mentre l’ esaedro dalle sei facce simboleggia la terra, come l’aria è raffigurata dall’ ottaedro con le sue otto facce e il fuoco  si ritrova con la mobilità delle sue lingue nel tetraedro dalle quattro facce. Una varietà di distinti che si fa ordine ed equilibrio. La chiave di sintesi che ricomprende tutti gli elementi appena abbozzati è fornita dal dodecaedro, la sublime quintessenza in cui si dispiega Dio, cui corrisponde  l’armonioso disegno dell’Universo.

NOLA. Un Istituto superiore al servizio del territorio.Il Masullo Theti: 70 anni di storia, per guardare al futuro. Il 21 maggio si celebra l’evento nel complesso di via Mario De SenaL’ Icosaedro riflette un’idea forte, qual è quella del far memoria, per costruire ponti tra il passato,il presente e il futuro, attraverso il Museo, lanciata dalla dirigente del MasulloTheti, la professoressa Anna Maria Silvestro e resa concreta realtà con il supporto dello staff dell’Ufficio tecnico  della Città metropolitana di Napoli, diretto dall’architetto Marianna Pedalino, per gli interventi di restyling alle sale dedicate al Museo. E senza tralasciare la fattiva collaborazione  dei docenti, Alfonso NisiLuigi UgolinoGiuseppe MolloStefano GanzerliSusy BaroneAnna Maria CoppolaAnna RegaElena SilvestriniGiuseppe Piccolo e Aldo Maffucci. Ed una menzione di merita spetta ai giovani che frequentano i corsi specialistici di Costruzione-Ambiente-Territorio, il Cat  con cui si identificano quelli che  fino a qualche decennio fa erano i corsi di formazione specialistica e studio tecnico per geometri, così come i corsi di formazione tecnica e specializzata di indirizzo ragionieristico e commerciale rientrano attualmente negli ambiti degli Istituti tecnici economici. Ed è notevolmente ampliato il ventaglio degli indirizzi sia degli Istituti– Cat che degli Ite, per tenere il passo aderente alla velocità e intensità delle trasformazioni sociali.