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PAGANI – Un’intera comunità che si stringe intorno alla sua devozione più autentica, trasformando fede, tradizione e identità in un’unica, potente emozione collettiva. La Festa della Madonna del Carmelo, detta delle Galline, edizione 2025, ha vissuto sette giorni intensi e partecipatissimi, culminati in una piazza Sant’Alfonso gremita per lo spettacolo comico di Peppe Iodice, che ha chiuso il programma civile tra applausi, risate e commozione.
Quest’anno la Festa ha avuto un respiro ancora più ampio, abbracciando le due festività del 25 aprile e del 1° maggio, integrandole in un calendario ricco di eventi religiosi, artistici e culturali. Ma il cuore pulsante è rimasto sempre lo stesso: la profonda devozione verso la Madonna delle Galline, che continua a essere faro e collante per la città.
Il sindaco Lello De Prisco, in un lungo e sentito messaggio, ha voluto esprimere pubblicamente il proprio ringraziamento a tutte le persone che hanno reso possibile questa straordinaria edizione: “Abbiamo ancora negli occhi – ha scritto – le decine di migliaia di visitatori che hanno percorso il nostro centro storico, lasciandosi incantare dai toselli, dai riti, dal calore e dalla bellezza della nostra festa. Tutto si è svolto nella massima sicurezza e questo è il nostro più grande orgoglio”.
Fondamentale il contributo delle forze dell’ordine – Carabinieri, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco – e delle associazioni di protezione civile, come Papa Charlie e Angeli del Soccorso. In campo oltre 50 steward, per garantire un’organizzazione impeccabile, frutto di un piano sicurezza rodato e approvato dalla Prefettura. Accanto a loro, anche i dipendenti comunali e gli operatori della Sam, sempre presenti affinché la città rimanesse decorosa nonostante l’enorme affluenza.
“La nostra è una Festa che cambia con i tempi, ma resta fedele alla sua anima – ha sottolineato il sindaco –. La fede nella Madonna è il filo che unisce tutto: lo si è visto in modo toccante il giorno dell’apertura, quando, per rispetto del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, il rito è stato reinterpretato in forma raccolta, con preghiere e canti intimi ai piedi della statua già esposta nel Santuario”.
Particolarmente significativa anche l’attenzione verso la dimensione culturale della Festa: l’ingresso ufficiale nel Patrimonio Culturale Nazionale, con l’installazione di un tosello permanente presso il Museo delle Civiltà di Roma, rappresenta un traguardo storico. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra Comune, Arciconfraternita, Università degli Studi di Salerno, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Soprintendenza e associazione Ambress’…Ampress’.
Prezioso il lavoro di ricerca sul campo coordinato dalla professoressa Katia Ballacchino, docente di Antropologia Culturale all’Unisa, che ha guidato un gruppo di studenti impegnati in un’indagine etnografica tra i toselli più rappresentativi.
Numerosi i ringraziamenti rivolti da De Prisco: al priore dell’Arciconfraternita Pippo Tortora, al rettore del Santuario don Antonio Guarracino, agli ospiti istituzionali, civili e militari, ai colleghi sindaci, agli artisti, ai musicisti, ai tecnici audio, ai media e all’ufficio stampa coordinato da Martina Nacchio. Un plauso particolare è andato al direttore artistico del Ritmo Festival 2025, Vincenzo Romano, “cantore pellegrino” della tradizione musicale.
Infine, il sindaco ha voluto rivolgere un pensiero speciale alla sua squadra amministrativa: “Ognuno ha dato il massimo – ha scritto –. Un grazie particolare agli assessori Valentina Oliva, Vincenzo D’Amato, Luana Giammetta, Stella Longobucco e ai consiglieri Anna Maresca, Nello Palumbo e Rita Greco. Tutti, con passione e senso di responsabilità, hanno affrontato le sfide organizzative affinché la nostra Festa avesse lo splendore che merita”.
Domenica 4 maggio, con la Messa Solenne delle ore 19 al Santuario, si chiuderà anche il programma liturgico. Ma il messaggio della Festa della Madonna delle Galline continuerà a vivere nei cuori dei paganesi e di tutti coloro che l’hanno vissuta, rinnovando ogni anno una tradizione che è fede, identità e orgoglio di un’intera comunità.
