IRPINIA. La nota critica di Rosa Bianco al libro “E come nelle favole…” di Carmelina Di Paolo

IRPINIA. La nota critica di Rosa Bianco al libro “E come nelle favole…” di Carmelina Di Paolo

“E come nelle favole…” è una raccolta di sei racconti brevi di Carmelina Di Paolo, che è anche poetessa e Vicepresidente dell’Associazione ACIPeA (Associazione Culturale Italiana Poeti e Artisti) di Atripalda (Av).

I sei racconti di Carmelina vogliono essere al contempo una speranza e una promessa di felicità: vivere una favola non è impossibile! La bellezza di questi racconti è quella vis, con cui l’ineguagliabile autrice ci fa vivere, con le sue parole gentili, dolci e mai scontate le sue storie d’amore e di vita. I racconti scorrono con armonia epica: è la vera epica dell’anima, che conduce il lettore in un dolce, lungo sogno in cui godere della bellezza dei sentimenti e della vita stessa; è il vero pathos del corso delle cose terrene, quel pathos che sempre scorre e che costantemente ci sostiene, regalandoci desideri, emozioni, gioie e voglia di vivere la vita nella sua pienezza. Nella narrazione il carattere psicologico dei protagonisti è molto approfondito e anche le vicende sentimentali e storiche, che si svolgono all’interno non mancano di cura particolare per i dettagli da parte dell’autrice. Gli ambienti e i paesaggi, siano essi naturali o cittadini, sono descritti con visiva ed estetizzante minuzia, facendo appello a tutti e cinque i sensi. Di paesaggi, architetture, arredamenti, abbigliamento, cibo è mostrato ogni particolare. Le tavole sono apparecchiate sontuosamente, oppure in modo campestre, il pane è sempre benedetto, le pietanze gustose. Si sentono profumi penetranti, rumori, suoni, si vedono i colori risaltare l’uno sull’altro come in un quadro. I personaggi che siano studenti (anche di altri paesi) o giardinieri o professionisti sono sempre alti, belli, capaci di dominarti con lo sguardo e di agire con gesti nobili e galanti, propri del loro Dna. Le donne sono bellissime ragazze dai capelli color corvino o biondi e gli occhi chiari, oppure timide fanciulle pudiche, semplici e intrise di candore. La sensualità che trasuda dalle scene è prepotente, quanto velata. Lo stile è pulito, connotato da una limpidezza senza eguali, come in quelle opere pittoriche, che rappresentano vedute e panorami ricchi di particolari e pieni di luce e di colori. Carmelina Di Paolo è perciò, una narratrice abile, capace di farti vedere, sentire e toccare ciò di cui racconta, capace di creare atmosfere che non si dimenticano. Nel lieto fine dei suoi racconti, come nelle più belle favole della tradizione, vi è un insegnamento, un significato morale, che ci riconduce a importanti temi filosofici e storici, anche attuali, tra i quali l’immigrazione, il lavoro, l’emigrazione, l‘integrazione, la guerra, i valori della pace, della libertà, della giustizia, della famiglia, il rispetto per sé, per gli altri, per gli anziani, collocandola nella migliore produzione letteraria didascalica universale.

Rosa Bianco

Montefredane (Av)