BENESSERE E NATURA: UN FILO ROSSO CHE CARATTERIZZA LO STILE DI VITA DELLA VAL DI FIEMME

BENESSERE E NATURA: UN FILO ROSSO CHE CARATTERIZZA LO STILE DI VITA DELLA VAL DI FIEMME

Val di Fiemme, 2 agosto – Adagiata tra le Dolomiti del Trentino Patrimonio UNESCO, lungo il corso del torrente Avisio, la Val di Fiemme si distende tra i 1.200 e i 2.200 metri di quota fra due parchi naturali, quello di Paneveggio Pale di San Martino, con la sua riserva di cervi, e quello del Monte Corno con le più varie specie di volatili. Detta anche Valle dell’Armonia, la Val di Fiemme è popolata dagli abeti rossi di risonanza prediletti un tempo dal maestro Stradivari e oggi dai liutai di tutto il mondo.

Ed è proprio il bosco e il suo ecosistema il tema della 7° edizione del World Wellness Weekend 2023, l’evento internazionale che promuove il benessere psicofisico come stile di vita, in programma dal 15 al 17 settembre in Val di Fiemme, per una tre giorni di eventi, talk ed esperienze rese uniche dall’impareggiabile bellezza di un territorio peculiare.

Il territorio fiemmese è un gigantesco polmone verde, dove il patrimonio boschivo amministrato dal 1111 dalle Regole locali della Magnifica Comunità di Fiemme oggi conta 60 milioni di alberi. Una distesa di foreste considerate tra le più belle ed estese dell’arco alpino e composte soprattutto da imponenti esemplari di abete rosso che forniscono un pregiato legno di risonanza già impiegato da Antonio Stradivari e da altri grandi maestri liutai del ‘600 e ‘700 e tuttora ricercato e impiegato per la costruzione di tavole armoniche per strumenti a corda – non a caso, in campo musicale è consuetudine definire la Val di Fiemme come la “Foresta dei Violini”, una tra le poche foreste  europee (una decina in tutto) da cui si può ricavare il legno pregiato con cui si fabbricano i violini e gli altri strumenti musicali: su 12 mila metri cubi di legname che ogni anno si estrae dalla foresta di Paneveggio, solo una minima quantità, dai 20 ai 50 metri cubi, ha le caratteristiche per diventare materiale per strumenti musicali. Qui si sviluppa un itinerario senza barriere di circa 2700 ettari all’interno un vasto lembo di bosco di cui il 90% è composto da abeti rossi e tra di essi ne sopravvivono ancora di secolari. L’area è infatti nota anche come la “foresta dei violini”, dove un tempo il famoso Stradivari ma anche i più rinomati liutai italiani ed europei giunsero nella foresta per scegliere i migliori esemplari di abete rosso di risonanza.

La foresta è considerata dagli esperti un raro esempio di armonia ecologica, e tutti ne possono goderne: il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, in collaborazione con l’Associazione SportAbili di Predazzo ha recentemente redatto il progetto di integrazione dell’allestimento presente nell’ottica di una nuova fruizione da parte degli ipovedenti e dei non vedenti accompagnati. Le bacheche esistenti sono state arricchite con pannelli di testo, sovrascritti in braille, abbinati ad oggetti di varia natura che coinvolgono anche gli altri sensi.

Per questo sono stati aggiunti dei “cassetti” apribili nei quali si trovano i rami e gli strobili delle specie più significative da toccare ed annusare, nonché dei pezzi di roccia di origine diversa che rappresentano le categorie principali presenti nel territorio del Parco; sono inoltre state incise, su grandi mensole in legno, le varie tipologie di radici dei “giganti del bosco”, il particolare arabesco del bostrico e le intricate tane sotterranee fatte dai piccoli e medi mammiferi che abitano la foresta. Piccoli montanti in legno segnalano i punti significativi dove poter sentire il muschio, seguire una particolare radice o percuotere legni diversi e alcuni totem per bambini sono dedicati agli animali e alle loro impronte.

La lavorazione del legno è una tradizione consolidata nella valle non solo per la costruzione di strumenti musicali; le statuine dei presepi hanno una grande valenza artistica e culturale, una tradizione che ogni anno viene celebrata con una mostra-itinerario nel centro storico di tesero, con esemplari risalenti fino al ‘700/’800. Altrettanto radicata è la fabbricazione dell’arredamento rustico: mobili, rivestimenti delle camere, e la “stube”, il soggiorno tipico della casa fiemmese.

Info: World Wellness Weekend (visitfiemme.it)

 a cura di Alfredo Cascone