SPERONE. Parte l’iniziativa “MigrARTI”, un nuovo modo per integrare i cittadini extracomunitari

SPERONE. Parte liniziativa MigrARTI, un nuovo modo per integrare i cittadini extracomunitari

Dopo la delibera da parte della giunta comunale di Sperone parte l’iniziativa “migrARTI“. Un tentativo tutto nuovo di cercare una vera integrazione tra cittadini extracomunitari e “noi” semplici cittadini della provincia di Avellino. Qualcuno potrebbe storcere il naso davanti ad una tale iniziativa, perché potrebbe chiedersi, ma a che serve? Dovrebbe interessarci? La risposta è assolutamente Si, perché per iniziare un integrazione con questi popoli che arrivi a tutta la nazione bisogna partire dal piccolo cioè da noi, ovvero piccoli paesi che trascorrono la loro vita apparentemente in maniera tranquilla. Per rendere la nostra comunità migliore e per far crescere una generazione che alla armi preferisca il dialogo. Alla base dell’iniziativa c’è la convinzione che attraverso l’arte si può dare la possibilità a queste persone di farsi conoscere, di mettere in mostra qualcosa della loro cultura a noi sconosciuta facilitando così un dialogo che a causa di diffidenze sarebbe difficile. Bisogna tener conto che molte di queste persone possono essere considerate “nuovi italiani”, altro che extracomunitari, perché ormai sono parte integrante del nostro paese da più punti di vista: economico, lavorativo, umano e sociale. Il comune di Sperone condividendo tali obiettivi e rivolgendo un interesse sui giovani di seconda generazione e alla fascia dell’infanzia ha deciso di partecipare alla selezione “migrARTI Cinema” stanziando una cifra considerevole ovvero 25.000 mila euro di cui 5.000 mila rappresentano il cofinanziamento del soggetto proponente, tipo di finanziamento rappresentato da finanziamenti in-kind ovvero risorse umane e strumentali rappresentate da: Impiego ufficio stampa e pubbliche relazioni, utilizzo dei luoghi e delle attrezzature proprie e costi del personale in organico direttamente collegati all’iniziativa. Un iniziativa concreta che speriamo possa essere fatta anche negli altri paesi mandamentali perché grazie a queste iniziative si cresce sia come singoli che come comunità e ci fa capire, se ce ne fosse ancora bisogno, che il problema dell’integrazione esiste anche da noi, in modo più contenuto ma esiste. Il fatto poi che il comune investa una cifra così elevata dimostra come ci credano davvero a quello che stanno facendo e non è il solito modo per buttare soldi. Quindi cari amici lettori non ci resta che fare un grande in bocca al lupo al comune di Sperone e aspettare fiduciosi i risultati ma anche le considerazioni dei partecipanti. Carmine Napolitano