Il consigliere Vincenzo Alaia contro la scelta di inserire la Bassa Irpinia nel collegio napoletano

Il consigliere Vincenzo Alaia contro la scelta di inserire la Bassa Irpinia nel collegio napoletano

Il decreto che determina i collegi elettorali della Camere dei Deputati, prevede l’adesione dei Comuni del Vallo Lauro Baianese a Campania 5, collegio del Napoletano.
“Credo che tale scelta sia infausta, è un tentativo di sradicamento, perché tende a disperdere il comune patrimonio di Storia, Tradizione, Cultura di tanti paesi del Vallo Lauro Baianese , che si riconoscono in usi e costumanze irpine: non si può recidere un legame così forte, intessuto da una storica condivisione di valori e unità di intenti”.
Così Vincenzo Alaia, consigliere regionale, sullo schema di decreto proposto.
“Qui non si discute una mera operazione numerica, ma della specificità, del senso di appartenenza di luoghi e persone che si “sentono” irpine : si parla della comune identità di una popolazione. Si è lavorato tanto, negli anni, per recuperare il senso della comunità intorno a valori condivisi., si sono costituite unioni non solo per omogeneità territoriale, ma anche per spirito di comunanza, per corrispondenza di tradizioni e legami .
Non si riesce – dunque – a capire lo ‘spirito’ di questo decreto, la motivazione originaria, semmai una ce ne fosse: di quale “integrità provinciale o coerenza territoriale “con l’area nolana si parla, se i Comuni del Vallo Lauro Baianese sono parte integrante della provincia di Avellino e ad essa capo per la gestione di funzioni e di servizi associati?
Inoltre, la popolazione di questi Comuni è quasi tutta inferiore ai 5000 abitanti e rischia di essere ‘assimilata’ per cosi dire da Comuni con popolazione che si aggira sui 40/50.000 abitanti!
Accoglierò le rivendicazioni degli amministratori locali, che – giustamente – reclamano la necessità di rimanere con il collegio che comprende l’Irpinia e mi farò portavoce, per muovere rilievi nelle sedi opportune e rimediare alle vistose incongruenze del decreto ” conclude Alaia