AVELLA. “Summer Festival” gli esperti bocciano la programmazione all’interno dell’anfiteatro romano. A rischio il patrimonio archeologico

AVELLA. Summer Festival gli esperti bocciano la programmazione allinterno dellanfiteatro romano. A rischio il patrimonio archeologico

L’anfiteatro avellano è stato più volte oggetto di critica sia per la presenza degli spalti di ferro, che danneggiano visibilmente la cartolina, sia per alcuni ospiti che si sono alternati e le modalità di utilizzo dell’ intera area archeologica. Una buona parte degli avellani però vorrebbe usufruire e sfruttare il sito, che può ospitare circa 2800 persone, non tenendo conto degli artisti, della loro qualità e della programmazione, qualcuno ha fatto l’esempio del Circo Massimo o dell’Arena di Verona che ospitano spettacoli vari e quindi accontentano diverse tipologie di pubblico. L’anfiteatro avellano oggi è una sorta di simbolo della rinascita per la città archeologica e il percorso intrapreso, che vede l’alternarsi di eventi culturali come la Lotta dei Gladiatori o l’Alba dell’Impero ad eventi musicali con Ranieri e Sal Da Vinci fino ad ospitare un intero gruppo di comici napoletani, è appena iniziato. Le dure critiche costruttive, dopo la conferenza di presentazione del “Summer Festival”, tramite i social, arrivano puntuali da esperti di musica e di teatro che hanno subito analizzato e commentato la programmazione, il pianista Oderigi Lusi, autore proprio della Sinfonia Abellana dedicata ai monumenti, dichiara : “Certi posti andrebbero rispettati per la storia che hanno. Non giudico il livello o la qualità degli eventi proposti ma personalmente per l’anfiteatro romano penserei a ben altri eventi e ad altri repertori musicali” poi aggiunge il cantautore Varnadi Ceriello:”Made in Sud all’anfiteatro è un oltraggio”. Anche il direttore del San Babila Gennaro D’avanzo non ha gradito la programmazione anche se ha apprezzato lo sforzo del Sindaco Biancardi, dichiarando: “La cultura non è per tutti purtroppo facciamo tutto per far bella figura, ricordo due anni fa, non c’era un euro per la cultura teatrale, oggi mettiamo in un calderone tutto quello che fa apparire”.  Sicuramente la gestione del sito andrebbe affidata a qualcuno sia per la logistica sia per la direzione artistica che potrebbe ulteriormente far aumentare a dismisura il numero di visitatori ogni anno. Punti di vista o meno anche quest’anno l’anfiteatro accoglierà un gran numero di visitatori in attesa inoltre che la programmazione si completi con il Pomigliano Jazz, il direttore di quest’ultimo non si è ancora espresso in merito alla prossima edizione. (Michele Amato)