AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla “Festa dei libri e del Fumetto”. Oggi altri appuntamenti

AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamenti

AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamenti AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamenti AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamenti AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamenti AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamenti AVELLA. Un sabato pieno di iniziative alla Festa dei libri e del Fumetto. Oggi altri appuntamentiLa pioggia di fine aprile non ha fermato le associazioni avellane impegnate nella kermesse promossa dall’associazione la piccola cometa nel Convento francescano di Avella. La festa dei libri e dei fumetti ha visto nella giornata di sabato grandi e piccini in un coinvolgente tam tam ludico – culturale dove libri, poesia, arte e musica hanno dominato la scena. In mattinata era prevista l’accoglienza delle scuole avellane nella cornice del chiostro, ma la pioggia incessante non ha offerto questa possibilità, quindi in accordo con la direzione della storica scuola paritaria “ San Vincenzo Pallotti “ è stata la festa ad andare nella scuola! L’accoglienza di alunni e maestre è stata bellissima. La presentazione di Alessia e del suo Cantico delle Creature ha suscitato ilarità e commozione tra i bambini intervistati dalla mattatrice della giornata la bravissima e poliedrica Antonietta Gnerre che parlando di San Francesco e di Alessia ha affrontato tematiche di grande attualità sociale, come ambiente, territorio e solidarietà. Molto preparati i bambini che, con le loro risposte e curiosità, hanno animato la mattinata. La poetessa e scrittrice Rita Pacilio ha narrato teatralmente ai bambini la sua fiaba “ la principessa con i baffi” che mette in risalto più che la bellezza esteriore quella interiore “ gli occhi del cuore” dice la scrittrice sono più grandi e luminosi di quelli del viso. Tante domande e tante risposte un lunghissimo applauso il tutto immortalato dal fotografo Rino Bianchi ospite con una sua mostra dedicata a ritratti di scrittori famosi nell’auditorium del Convento. Nel pomeriggio al Chiostro, tra gli scaffali ecologici, realizzate dagli scout con tronchi e corde intrecciate pieni di libri , fumetti e manuali donati da cittadini e case editrici Antonietta Gnerre ha intervistato Emilia Bersabea Cirillo con il suo libro fresco di stampa” Non smetto di avere freddo” l’Iguana editrice: un vincolo potente e senza via di scampo unisce le due protagoniste di questo romanzo incalzante. Cresciute insieme dalle suore in orfanotrofio , dopo aver smarrito le tracce una dell’altra si incontrano nel posto sbagliato al momento sbagliato, e una raffica di ricordi, slanci e rivelazioni scuote le loro esistenze. Al punto che la placida Dorina, aggrappata al fantasma della madre, decide di tagliare corto e scommettere tutto sul proprio desiderio, mentre Angela, tormentata da un amore devastante, accetta di pagare un prezzo altissimo per riscattare entrambe. Con una prosa asciutta e precisa, che alterna sapientemente due voci, presente e passato, lingua nitida e piglio dia- lettale, Emilia Bersabea Cirillo delinea ritratti esemplari, fallimenti clamorosi, occasioni afferrate al volo, senza perdere di vista il contesto sociale e politico di una provincia del Sud costretta a nuove migrazioni. E mostra che anche quando fuori imperversa una tempesta di neve, il freddo che si insinua sotto la pelle proviene sempre da un luogo profondo e inaccessibile. A seguire la poesia di Monia Gaita valente e affermata poeta irpina che ha declamato alcune delle più belle poesie della sua nuova raccolta Matre Terra. Una poesia dinamica, attenta e profonda che rivela una sensibilità artistica smisurata. Lettera ad un giudice   Magenes editore di Paolo Saggese   è un geniale racconto che ci racconta una vicenda avvenuta in un’altra galassia, cose dell’altro mondo. La Repubblica dei Pomodori è collocata su un altro pianeta ed è popolata da alieni, Zecchinetta, Pococurante, il Capo dei Piedi Neri, Ursus. Il merito dello scrittore è quello di aver inventato un mondo fantastico, che, tanto più è distante da noi, tanto più assomiglia al nostro mondo, con i nostri difetti, le nostre passioni negative, le nostra (rare) virtù, la nostra assenza di spirito civico. Le degenerazioni dello spirito pubblico, lo sfaldamento del legame sociale, il predominio degli egoismi organizzati in corporazioni, la trama di una corruzione generalizzata, emergono attraverso la vicenda di un concorso per dirigenti pubblici, che fa da cartina di tornasole dei mali della Repubblica dei Pomodori. Ci annuncia che le istituzioni (non le nostre, quelle della Repubblica dei Pomodori) sono affette da gravi patologie, di cui il protagonista della vicenda si renderà conto a sue spese, come il Candido di Voltaire, con l’amarezza della disillusione. Candido-Saggese in questo racconto fantastico scopre che Pangloss lo ha crudelmente ingannato quando gli diceva che al mondo tutto andava per il meglio. Scopre che le virtù dell’honeste vivere, della serietà degli studi, dell’impegno sociale, sono dileggiate e calpestate e che nella selezione di quelli che devono andare più avanti la virtù soccombe al vizio, grazie alla prepotenza organizzata dei clan e delle tribù. Tanto che nel suo animo si insinua un tarlo che gli ricorda l’aforisma di Corrado Alvaro:  la disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile! Questo racconto fantastico e l’inizio di una trilogia che vedrà presto tra gli scaffali il secondo titolo già in stampa che è il processo alla denuncia del puro Candido… e nel terzo racconto ci sarà l’epilogo che l’autore non ha voluto rivelare creando interesse e ilarità tra il pubblico presente.

Nel contempo il torneo di scacchi dedicato a Nicola Pugliese animava un’ala del chiostro in una gara dimostrativa tra ragazzi alla fine premiati dall’associazione Mela promotrice del memorial dedicato al grande giornalista e scrittore meridionalista.

Altro momento interessante e coinvolgente è stata la presentazione del libro di Dario Ciccarelli      “ Il bandolo dell’euromatassa” Giglio Editore – che come afferma l’autore è un attento report sui 4 anni, dal 2003 al 2007, nel quale è stato membro della Delegazione Italiana presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio a Ginevra. A quei tavoli dice l’autore: c’ero io, a rappresentare il popolo italiano. Per l’Organizzazione Mondiale del Commercio esistono gli Stati ed esiste l’Italia. Per l’Organizzazione Mondiale del Commercio i trattati comunitari sono irrilevanti. L’Italia, attore inconsapevole della competizione globale. Il Direttore generale di PMI Italia Salvatore Guerriero che ha esplicitato il racconto di Ciccarelli ha affrontato con un attenta e minuziosa analisi gli interrogativi che ha posto l’autore alla politica, ai funzionari e ai cittadini su queste problematiche dove il filo conduttore portante è la restituzione delle grandi decisioni che regolano il commercio mondiale agli Stati Sovrani. Le miriadi di organizzazioni mondiali relegate spesso a ruoli secondari e di facciata non sono la panacea per la risoluzione delle grandi problematiche economiche e sociali che affliggono il mondo intero. Una grande onestà morale e intellettuale quella dell’economista e dirigente dello Stato italiano come ama definirsi Ciccarelli. La presentazione è stata animata anche da un vivace dibattito significativo interesse del pubblico per le questioni poste dall’autore. Dario Ciccarelli ha destinato il ricavato delle vendite del libro alle iniziative di solidarietà della Festa dei libri. La bellissima giornata si è conclusa con l’happening di Arte e Poesia di Antonietta Gnerre con la presentazione della raccolta di Bruno Galluccio “ la dimensione dello zero” che ha declamato alcune delle più significative poesie mentre l’artista Fernando Masi realizzava in diretta per il pubblico un dipinto ispirato alla poesia e alla magia della natura tema conduttore di altre due bellissime antologie poetiche di Antonietta Gnerre e Rita Pacilio “ Una luce sorveglia l’infinito” e Abbracci quest’ultima dedicata alla musa ispiratrice dell’evento “ Alessia Bellofatto” portatrice di questi grandi valori di amore e solidarietà. La festa continua Domenica e Lunedì con tanti eventi e con la presentazione del Premio Anfiteatro d’Argento 2016. Programma su www.alessiabellofatto.altervista.org e www.avellarte.it