NOLA. Si apre la consiliatura, arriva la citta’ metropolitana di Napoli. Otto donne in consiglio comunale: la novita’ assoluta del voto del 25 maggio

NOLA. Si apre la consiliatura,  arriva la citta’ metropolitana di Napoli. Otto donne in consiglio comunale: la novita’ assoluta del voto del 25 maggio

“Inizia un nuovo percorso. Auguro alle neo-elette e ai neo-eletti per la carica di consigliere comunale di svolgere la propria funzione nel pieno rispetto del proprio ruolo, nel solo ed esclusivo interesse della città”.

   Semplice e conciso l’auspicio del sindaco Geremia Biancardi, a conclusione della procedura, con cui a palazzo di città è stata resa ufficiale la neo-compagine amministrativa, a cui l’elettorato ha conferito il mandato del governo della città per il ciclo 2014\2019. Una procedura, che ha richiesto tempi…prolungati per verifiche, calcoli e ri-calcoli delle schede votate, con l’esito conclusivo …della conferma delle risultanze degli scrutini…della prima ora, con il solo caso “spinoso” del seggio, la cui attribuzione è restata in sospeso tra la lista Più Nola per Arturo Cutolo sindaco e la coalizione, che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Domenico Vitale; seggio assegnato in via definitiva a Vincenzo Iovino di Più Nola a scapito di Umberto Bruno, ambedue consiglieri uscenti.

   L’assemblea dell’Ente di piazza Duomo, cristallizzata dal responso delle urne del primo turno del 25 maggio, si configura con 15 seggi consiliari, attribuiti alla maggioranza di centro-destra e delle “civiche”, con la trazione di Forza Italia; coalizione, che nel ballottaggio è stata sostenuta ufficialmente da Fratelli d’Italia. Otto i seggi assegnati alla minoranza, con “motore”, griffato Nuovo centro destra-Unione di centro, che, però, ha affrontato il ballottaggio – perdendo l’apporto di Fratelli d’Italia – nel segno dell’apparentamento con la lista Più Nola e le due liste, facenti riferimento alla sinistra e al centro-sinistra; intesa-apparentamento, non condivisa da tutte le componenti della sinistra e dello stesso centro-sinistra.

   Ed ecco l’assetto del civico consesso. Maggioranza. Forza Italia: Cinzia Trinchese, Enzo De Lucia, Antonio Tufano, Carmela De Stefano, Laura Napolitano, Roberto De Luca, Michele Cutolo, Saverio Barone detto Rino, Angelo Siano e Giancarlo Moccia. Centro destra nolano-Biancardi sindaco: Salvatore Notaro e Antonio Manzi. Uniti per il territorio: Raffaele Giugliano e Carmine Pizza. SocialistiRiformistiLiberaliHyria: Giuseppina La Marca.

Minoranza. Nuovo centro destra-Unione di centro: Domenico Vitale, candidato-sindaco, Carmela Scala, Francesco Pizzella, Raffaele Parisi, Emma Vecchione. Più Nola: Arturo Cutolo, candidato- sindaco, e Vincenzo Iovino. Io sto con la Tripaldi sindaco: Maria Francesca Tripaldi. Partito democratico- Città viva: Luisa Marone

 Sindaco, confermato per il secondo mandato consecutivo, Geremia Biancardi, di Forza Italia. E’ primo sindaco della storia democratica della città, a cui gli elettori hanno rinnovato l’incarico della guida del governo cittadino. E quella appena conclusa, è la prima consiliatura – negli ultimi trenta anni- che ha esaurito regolarmente il suo ciclo, senza subire particolari difficoltà e crisi irrweversibili, con commissariamento degli organi elettivi; consiliatura, che si è connotata anche con valenze di positiva coesione sia nelle file della maggioranza che della minoranza, nel rispetto dei ruoli e della normale fisiologica dialettica tra i gruppi consiliari; coesione, risultata efficace ed incisiva, tra l’altro, nel far emergere e fronteggiare   anomalie di condotta nell’apparato burocratico del “palazzo” in casi di particolare gravità, tra cui quello della cosiddetta mandato poli – sanzionata in sede giudiziariain centrata sul truffaldino criterio adottato da alcuni funzionari, nel far pagare due volte le stesse prestazioni fornite da imprese all’Ente di piazza Duomo.

La tornata, conclusa con il ballottaggio dell’8 giugno, consegna vari elementi di analisi,tra cui almeno tre meritano di essere focalizzati.

  1. La presenza femminile, con otto consigliere, quattro in maggioranza e quattro in minoranza, è il  fattore di novità  assoluto per la consistenza del consenso, che hanno saputo acquisire e meritare,  al di là della corsia predeterminata dalle disposizioni normative sull’equilibrio di genere per la rappresentanza negli organi elettivi. E si ricorderà che  la prima presenza femminile nell’assemblea comunale si registrò  con l’elezione di Agnese Romano, di Alleanza nazionale, nella coalizione maggioritaria , con cui nel 1994  al ballottaggio, sulla base della normativa dell’elezione diretta dei sindaci,  fu eletto – dopo la parentesi commissariale protrattasi per circa due anni a palazzo di città per condizionamenti camorristici-  alla guida del governo locale  Franco Ambrosio, il primo sindaco di centro-destra della città. Sulla scia di Agnese Romano,  ha fatto seguito nelle tornate successive l’elezione di Carmela Scala, la decana dell’assemblea, Cinzia Trinchese e Chiara Ruocco,  senza dimenticare l’incarico assessorile espletato da Maria Grazia De Lucia per i beni e le attività culturali nella prima fase della decorsa consiliatura; incarico, assunto successivamente da Cinzia Trinchese. E proprio con la coordinazione di  De Lucia e Trinchese  è andata a buon fine la procedura per il riconoscimento dell’Unesco alla Festa dei Gigli quale patrimonio della cultura immateriale dell’umanità, con l’attivo concorso delle associazioni. Una funzione interpretata con buon senso e tanto pragmatismo, per non dire dell’attivazione del Parco urbano archeologico . Un percorso, nel quale s’è innestata  nei mesi scorsi la connessione tra l’ Università di Trento e la città, nel quadro delle iniziative di divulgazione e conoscenza a del pensiero di Giordano Bruno, il Nolano per antonomasia; iniziative, che ruotano intorno al Certame bruniano, ideato e promosso  da Meridies, l’associazione di volontariato civico da circa trent’anni sulla scena con iniziative di buon livello e alto profilo culturale, a servizio della città e del territorio; e si pensi alle esperienze itineranti di “Apriti Sesamo”. E in questa visuale sarebbe interessante proseguire, rapportando la città anche all’innovativo  Festival della Filosofia, che annualmente si svolge a Velia, di cui con originalità di linguaggi e “teatralizzazioni”  sono protagonisti soprattutto i giovani, con forte risonanza nazionale e internazionale.  Un modello, che concede poco o nulla …all’accademia e alla para-accademia professorali, rendendo viva la ricerca del sapere, i cui orizzonti non sono…sempre aperti.
  2.  Il centro-destra  conferma la funzione di leadership e di radicamento diffuso nel tessuto cittadino, facendo valere condizioni di affidabilità e credibilità di rappresentanza. E con la consiliatura, che si apre sul piano della stretta valenza politica  non solo è forza di maggioranza, ma anche… di minoranza. A darne conto sono dettagli, ben più “espressivi” delle apparenti sfumature divergenti. E basterà considerare che cinque consiglieri della minoranza-opposizione rappresentano il Nuovo centro destra e l’Unione di centro, mentre i due  consiglieri eletti per Più Nola, provengono dalla stessa area di centro-destra, per la quale furono eletti nella consiliatura 2009\2014, senza dimenticare che Arturo Cutolo è stato presidente del Consiglio comunale, su designazione e sostegno di Forza Italia.
  3. La sinistra e il centro-sinistra  nel confronto del 25 maggio e dell’8 giugno   hanno fatto flop. duramente penalizzate. Un voto di censura netto,  che non ammette alibi, imputabili…al destino cinico e baro, innescato e “nutrito”  dall’elettorato, che “ non comprende”; elettorato “sparito”, che, però, negli anni ’90 era stato determinante per l’elezione di ben due parlamentari,  Masullo e Manganelli, così come nel febbraio del 2013  lo è stato per l’elezione di Massimiliano Manfredi  per il Partito democratico.  C’è , invece, da fare seria e severa autocritica, per costruire una presenza propositiva, aperta e plurale in città, e non solo votata alla protesta episodica e meno che meno personalistica. Urge il mutamento di rotta e di passo sia per la sinistra che per il centro-sinistra, con un forte ricambio  generazionale. La città e il territorio hanno bisogno di forze e rappresentanze politiche, sul versante del centrodestra come del centrosinistra di qualità. E dotate di spirito di servizio. Ma soprattutto credibili.

La prossima settimana segnerà l’apertura della consiliatura, con la seduta, dedicata alle procedure di rito per la convalida delle elette e degli eletti e alle indicazioni programmatiche, a cuiintendeuniformarsilamaggioranza nel governo della città e che saranno illustrate dal sindaco Geremia Biancardi. E c’è attesa per il prospetto di indirizzi, che Biancardi configurerà, sia per la specificità delle opzioni di stretta valenza politico-amministrativa per la città in sé, in relazione al risanamento economico dell’Ente di piazza Duomo, già avviato nel ciclo concluso, e alla politica per i beni e le attività culturali, sia per l’orizzonte che si dischiude per Nola e l’ area intercomunale di riferimento con l’istituzione della Città metropolitana di Napoli, che diventa realtà istituzionale da gennaio prossimo. Un appuntamento, a cui è propedeutica l’elezione- fissata per il 28 settembre- del Consiglio metropolitano, quale organo delegato dei sindaci dei Comuni, che subentra agli organi elettivi dell’abrogata Provincia partenopea.

   Uno scenario- quest’ultimo- che pone interessanti prospettive politiche per la visione sistemica del buon governo dei territori, ma anche problematiche di non poco rilievo e importanza, rispetto alle quali sono necessarie competenze e livelli di congrue conoscenze. Una partita, la cui importanza non sembra sia stata finora avvertita così come merita, s’è vero, com’è, che sulla tematica nell’ area nolana  in tutti questi anni si è registrato un solo  convegno di studio e di analisi, con la qualificata partecipazione di amministratori, imprenditori, economisti,  politici, per non dire degli eccellenti e significativi interventi di Aldo Loris Rossi e Vincenzo Meo, docenti alla Facoltà d’Architettura della Federico II e urbanisti di spiccata professionalità. Il convegno s’è svolto l’11 giugno scorso nell’Auditorium comunale, a Scisciano, tracciano un giro d’orizzonte cognitivo di sicura utilità sociale. E va da sé  rilevare  che alla Città metropolitana di Napoli sono connesse corsie particolari e di diretta interlocuzione con l’Unione europea e Bruxelles, in ordine alla programmazione degli interventi strutturali e infrastrutturali da realizzare sui territori, potenziandone e favorendone i fattori di attrazione per la crescita delle imprese; corsie che gli Enti locali, specie se associati, possono attraversare con l’efficienza professionale delle burocrazie comunali e l’eccellenza di progetto, in linea con i parametri comunitari.