MUGNANO DEL CARDINALE. Controllo agli illeciti ambientali.

MUGNANO DEL CARDINALE. Controllo agli illeciti ambientali.

Azione delle Guardie Ambientali di Ambiente e/è Vita, per il contrasto al fenomeno degli illeciti di materia ambientale. I controlli si sono estesi in tutta la provincia di Avellino. Sul territorio del comune di Mugnano Del Cardinale sono state individuate numerose micro discariche, le stradine che dal centro abitato conducono in montagna, nell’area del Parco Del Partenio, sono piene di rifiuti di ogni genere, rifiuti anche tossici e nocivi, elementi anche in fibrocemento – amianto. Nella stessa zona sono stati individuati anche delle postazioni di bracconieri che si recano in montagna, a installare apparecchiature vietate dalla legge, richiami elettromagnetici per attirare le quaglie durante il periodo del passo. Le postazioni, che contenevano i meccanismi vietati, erano state realizzate con casse di ferro cementate nel terreno e con l’apertura bloccata con lucchetti antiscasso. Questo non ha impedito agli agenti di fare gli accertamenti. Per quanto è stato accertato le Guardie Ambientali hanno inoltrato formale richiesta al Sindaco dott. Nicola Bianco di provvedimento di bonifica dei luoghi interessati dall’abbandono dei rifiuti. In Bassa Irpinia, Nei pressi del Torrente Mele, le Guardie hanno individuato una condotta di acqua di fogna a cielo aperto. Questa  scorre lungo un appezzamento di terreno coltivato, al confine con un querceto, per poi immettersi nelle acque del Torrente Mele e poi nel Fiume Calore, già gravemente inquinato da anni. Numerose violazioni sono state accertate sul territorio del comune di Lioni. Una condotta per la raccolta delle acque piovane, provenienti dalla parte alta del paese, era utilizzata per smaltire direttamente nel fiume Ofanto tutte le acque di fogna, senza subire nessun processo di depurazione. Su segnalazione delle Guardie di Ambiente e/è Vita sul posto sono intervenuti anche i tecnici del Dipartimento Arpac di Avellino. Dopo aver effettuato tutti i controlli del caso hanno accertato  la presenza di consistenti alterazioni di BOD e COD, indici di inquinamento organico e una notevole presenza di Escherichia  Coli, indice di inquinamento di natura fecale.  Nel centro del comune di Lioni, nell’area destinata all’installazione dei prefabbricati a seguito del sisma degli anni 80, poi successivamente rimossi, ci sono ancora le lastre in fibrocemento – amianto, rimosse dai prefabbricati e lasciate sul posto, esponendo a seri rischi le persone che abitano nei dintorni. Ancora sul  territorio di Lioni, è stato accertato, che alcuni cittadini in violazione al regolamento comunale, hanno perimetrato il loro fondo con del filo spinato. Oltre a costituire un pericolo per le persone, può cagionare danni agli animali che vivono nell’area del Parco Regionale Dei Monti Picentini. Il comune di Lioni investe soldi per il controllo del suo territorio ma, nonostante ciò, c’è uno scarso impegno a contrastare gli illeciti di natura ambientale. Non si capisce il motivo per cui sfuggono fatti così gravi. Qualche giorno fa è apparso un articolo stampa, dove un’appartenente a un’associazione, a suo dire ambientalista, che riceve sussidi pubblici, accusava i comuni perchè non collaborano alla tutela ambientale, non finanziano l’attività di vigilanza. Ma al monito di tale associazione non seguono i fatti, intanto loro i controlli perché non li fanno?

Attività di vigilanza proseguita anche nel Comune di Caposele dove sembra allargarsi a dismisura il fenomeno del pascolo abusivo, oltre ai sempre maggiori problemi dell’abbandono dei rifiuti, dei tagli abusivi, della irrazionale raccolta dei prodotti del sottobosco, della mancata tutela del fiume Sele. Alla latitanza degli enti locali si accosta quella dei candidati alle elezioni regionali. Solo qualche sprazzo di idea sulle questioni ambientali delle aree interne che confermano l’assenza di una seria programmazione su questo fondamentale tema.