ITALICUM, RUBINACCIO: VALLO LAURO VITTIMA DELLE GUERRE NEL PD

ITALICUM, RUBINACCIO: VALLO LAURO VITTIMA DELLE GUERRE NEL PD

«Il territorio non può essere ostaggio delle diatribe e delle guerre per bande all’interno del Partito Democratico». Commenta così gli ultimi sviluppi della vicenda Italicum il dirigente del Mir Giuseppe Rubinaccio. «L’ultima presa in giro ai cittadini del Vallo di Lauro è questo incontro che sarà celebrato a Via Tagliamento. Fuori tempo massimo e anacronistico, visto che anche stamattina dalle colonne di un sito online il parlamentare Umberto Del Basso De Caro ha fatto chiaramente che non si torna indietro. Ma cosa più grave, per sedare la guerra per bande all’interno del suo partito, ha parlato di primarie. A chi giovano? Ai singoli sicuramente. Visto che non ci sono primarie che tengano rispetto al vergognoso smembramento della nostra realtà territoriale. Quella che si va sempre più materializzando come una spartizione e un diabolico disegno, ordito non da una manina, ma da una vera e propria «longa manus» che ha scientificamente tranciato una provincia a suo uso e consumo. De Caro parla anche di omogeneità tra Vallo di Lauro e Nolano. Mi dispiace che sia solo la conferma di quanto i rappresentanti in Parlamento ed in questo caso anche al Governo, ignorino storia e cultura del territorio. I cittadini del Vallo di Lauro e del Baianese devono sapere bene che lo scippo nei confronti del Vallo di Lauro ha un solo regista: il Partito Democratico. Sia quello che ha agito attivamente, sia quello che ha subito in un gioco di potere e palazzo questa decisione senza battere ciglio. Complimenti agli uni e agli altri. Hanno fatto un altro grande regalo alla nostra terra. L’ennesimo. I cittadini dovrebbero tenerlo bene in mente, quando ci verranno a parlare di sviluppo e di futuro. Quale? Diventare il polmone verde della Terra dei Fuochi e subire magari anche qualche effetto sui servizi? I responsabili vanno stanati, e questo sarà il nostro compito nei prossimi giorni». Ai dirigenti del Pd, a quelli che si rivedono nella stella polare del Giglio fiorentino e del Renzismo, voglio dedicare una filastrocca letta stamane sulle colonne del Fatto Quotidiano, quella di Mannelli: «Siamo gl’angeli ronzini, si veglia su di te e i tu piccini, si pensa a tutti noi, nini..inutile tu provi a romperli perché siam senza coglioncini»….Non mi resta che dire: intelligenti pauca.