Franco Di Cecilia si candida alle Elezioni della Regione Campania 2025. “Serve una politica regionale con focus culturale, sociale e sviluppo di sistema”.

Franco Di Cecilia si candida alle Elezioni della Regione Campania 2025.  Serve una politica regionale con focus culturale, sociale e sviluppo di sistema.

Intervista a Franco Di Cecilia emerito dirigente scolastico, e, Consigliere provinciale di Avellino, che da Sturno, suo paese natale di cui è stato Sindaco per dieci anni, lo porterà nei prossimi giorni in tutti i paesi della Valle Ufita, della Baronia, dell’Arianese e dell’ Alta Irpinia, per incontri dibattiti con gli elettori, in vista delle elezioni del 23 e 24 novembre ’25, per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania.

Franco Di Cecilia, persona molto nota nelle aree interne Irpinia, non solo dal punto di vista politico, ma, anche per essere stato Dirigente, di ben 38 plessi scolastici della Valle Ufita e dell’Alta Irpinia. Lo abbiamo incontrato a Sturno ieri 30 novembre ’25, ponendogli alcune domande.

Ci risulta, che Lei ha due passioni, scuola e politica. Quali le maggiori soddisfazioni, che ha avuto? Io ho avuto molte soddisfazioni dalla mia carriera professionale. Sono stato rapito dalla scuola da appena tre anni, e sono uscito, dopo 60 anni, avendo svolto tutti i ruoli all’interno di una scuola. Quindi, alunno, studente, professore di lettere ed infine preside. La scuola, così come era avvenuto con mio padre, è stato il luogo della mia realizzazione professionale e della mia formazione. Io ho inteso sempre la scuola, come un ascensore sociale, come il luogo per la promozione della persona, come il luogo dove poter consegnare all’umanità, una società e una comunità migliore. Ho creduto, profondamente e credo profondamente nella scuola. E di questo, posso dire senza temere smentita che soprattutto nelle scuole dell’Alta Irpinia e della Valle Ufita, dove insegnano centinaia di docenti , che ho forgiato e ho formato e che mi portano rispetto e gratitudine. L’altra mia passione, è stata la politica, l’ho esercitata fin da ragazzo sempre su una  posizione moderata. Io ho vissuto, il dramma politico di rimanere orfano di partito in giovane età. Quando, la Democrazia Cristiana si è sciolta per colpe in parte sue, ma, non come partito, qualche mela c’era, ma sono sicuro, che quando la cronaca negli anni lasci il posto alla storia, si scoprirà che questo è stato un grande partito di popolo, che ha dato al paese oltre 50 anni di progresso, di prosperità, di democrazia e di libertà.

Lei viene dalla scuola democristiana e si candida al Consiglio Regionale della Campania nella lista Casa Riformista, quindi porta con se nel campo Riformista , quei valori basati sulla solidarietà e la conciliazione sociale?  Dopo la fine  della Democrazia Cristiana, comunque ho militato in partiti post democristiani, neo centralisti. Attualmente, mi trovo a militare in Casa Riformista, che sostanzialmente eredita la tradizione, la storia , la cultura della Democrazia Cristiana. E qui, c’è una cultura popolare, c’è una storia nobile da difendere, ed è qui, che intendo utilizzare i miei talenti e la mia esperienza. perché, è la posizione moderata che governa un paese. La Democrazia Cristiana, ha fatto tante cose, che oggi sono nella casa riformista quali; l’atlantismo in politica estera, la tradizione riformatrice per quanto riguarda lo stato sociale, l’interclassismo, e, la difesa dello stato sociale, ma senza misure demagogiche e senza assistenzialismo.

Lei in campo politico è stato Sindaco di Sturno, e tutt’ora Consigliere Provinciale, quale sarà la sua politica una volta eletto in Consiglio Regionale a favore delle aree interne dell’Irpinia e Valle Ufita? Io sono in campo in queste elezioni regionali, nella convinzione che la regione sia un organo istituzionale più idoneo ad avviare una stagione di sviluppo e di progresso. La ragione è quella che gestisce i fondi dell’unione europea e quella che ha la cassaforte e quella che ha potere. Tutti i Sindaci, sanno che la totalità dei finanziamenti che arrivano ai comuni, derivano dalla Regione. Per cui, essere li nei posti di comando dove poter drenare risorse in favore della nostra terra è importante. Io mi candido, sono candidato dell’Irpinia,  ma sono soprattutto di questa area territoriale; Alta Irpinia, Baronia, Arianese e Valle Ufita. Dove si sta registrando, una grande opportunità storica, con la la concentrazione di numerose infrastrutture di grande pregio. A cominciare: dalla stazione lungo la tratta ferroviaria di Alta Capacità, NA-BA, la Lioni- Grottaminarda, la Piattaforma Logistica, le Aree Zes e i PIP nei vari comuni. Adesso o mai più, bisogna intercettare questo sviluppo, oppure vediamo questo treno passare e trovarci con il cappello in mano. E staremo ad elemosinare un futuro, fatto di spopolamento, dall’invecchiamento della popolazione, dalla povertà, disoccupazione e costringiamo i nostri giovani, ad andare via. Ecco, il mio impegno è a garantire i giovani a restare. Il loro diritto a valorizzare i propri talenti, le proprie eccellenze  nei luoghi dove sono nati, terra tanto amata. Affinchè, possano dare il loro contributo per l’evoluzione di questo territorio. Questo è quello che andrò a dire, negli incontri pubblici, che avrò sul territorio. Penso di essere uno dei candidati, che assicura più assiduamente l’elettorato, per avere maturato una buona conoscenza del territorio. Nonché, l’esperienza e capacità amministrativa, acquisita nella mia lunga attività politica di Sindaco e oltre 20 anni di Consigliere provinciale di Avellino. Esperienza, che questo territorio ha bisogno per essere rappresentato. Per cui, io propongo la mia persona forte di rettitudine, di una idealità, di una passione, che sono sempre quelle avute da ragazzo.

Carmine Martino