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Sperone ha vissuto ieri sera uno dei momenti più emozionanti e attesi del periodo natalizio: l’inaugurazione ufficiale del Presepe di Antonino Napolitano, un’opera artigianale che, anno dopo anno, conquista sempre più il cuore della comunità.
L’appuntamento, svoltosi nel suggestivo Piazzale Sant’Ella, ha richiamato numerosi cittadini, famiglie e visitatori, tutti desiderosi di assistere all’accensione del celebre presepe, diventato un vero simbolo per Sperone.
Un’opera d’arte che racconta tradizione e passione
Interamente realizzato a mano, il presepe di Antonino Napolitano non è una semplice rappresentazione della Natività, ma un autentico capolavoro dell’arte presepiale campana.
Ogni dettaglio—dagli scorci dei borghi alle luci, dai meccanismi in movimento alle figure minuziosamente modellate—riflette dedizione, pazienza e un talento che continua a crescere e sorprendere.
La benedizione di don Reinaldo e il calore della comunità
La serata è entrata nel vivo con il momento più atteso: l’accensione del presepe, accolto da un lungo applauso dei presenti.
Subito dopo, il parroco don Reinaldo ha impartito la benedizione, sottolineando il valore spirituale e comunitario di un’iniziativa che unisce tradizione e fede, rinnovando il significato più autentico del Natale.
Giochi, festa, fuochi d’artificio e degustazioni
L’evento è proseguito in un clima di grande festa con:
giochi e animazione per i bambini,
spettacolari fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo di Sperone,
un ricco buffet di pietanze offerte dalla famiglia Napolitano, che ancora una volta ha accolto i cittadini con generosità e spirito di condivisione.
Un momento conviviale che ha reso la serata ancora più partecipata e gioiosa.
Una tradizione che unisce generazioni
Il Presepe di Antonino Napolitano è diventato negli anni un appuntamento fisso, un rito collettivo che unisce grandi e piccoli, una tradizione capace di emozionare e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.
Anche quest’anno, la magia del Natale a Sperone è iniziata così: con la luce di un presepe che prende vita, la benedizione della comunità e la bellezza semplice e sincera delle tradizioni condivise.
Il presepe di Antonino Napolitano non si guarda soltanto: si vive.
Un invito, dunque, a tutti coloro che vorranno ammirarlo nei prossimi giorni, lasciandosi conquistare dalla sua atmosfera unica.
